Le possibilità di salvare dall’estinzione la rana pollo di montagna (Leptodactylus fallax) sono appese a un filo: stando a quanto riferito dal Durrel Wildlife Conservation Trust, infatti, ne resterebbero solo due individui. La buona notizia è che si tratta di un maschio e di una femmina, per questo i ricercatori tenteranno di farli riprodurre, favoriti anche dall’arrivo dalla stagione delle piogge, il periodo in cui avvengono gli accoppiamenti. A dividere le due rane, però, ci sono 500 metri di foresta. Per questo si cercherà di spostare la rana femmina nel territorio del maschio, predisponendo anche un apposito nido. “In un primo momento si era pensato di spostare le rane in cattività – hanno spiegato i ricercatori – ma ciò avrebbe causato uno stress ancora maggiore a questi anfibi, che si riproducono con molta difficoltà in gabbia”.
Minacciate da più fattori
A mettere a rischio la sopravvivenza della rana pollo, una specie di dimensioni ragguardevoli che può raggiungere un peso di 700 grammi, sono state una serie di concause. Innanzitutto la distruzione del proprio habitat naturale, quello delle isolette caraibiche di Montserrat e Dominica. Inoltre, le rane sono state a lungo cacciate per la carne, che assomiglia – appunto – a quella del pollo.
Infine, nel 2002 la popolazione è stata colpita dalla chitridiomicosi, una malattia provocata da un fungo e che attacca la pelle degli anfibi. L’infezione, dopo aver sterminato l’intera popolazione di rane pollo sull’isola di Dominica, ha raggiunto il territorio di Monteserrat, dove ha risparmiato solo questi ultimi due individui.
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