Amazzonia in fiamme (e ora anche l’Australia…), grandi mobilitazioni popolari per il clima, ma governi ancora deludenti: è questo il quadro dell’anno appena terminato che ha fatto il WWF nel suo annuale Bilancio Ambientale.
Ma non va proprio tutto male! Alcune specie protette, grazie proprio agli sforzi di conservazione messi in atto dalla comunità internazionale, stanno evitando il rischio estinzione. È il caso, per esempio, dei gorilla di montagna.
Un nuovo patto con il Pianeta e con il nostro futuro
Nel 2019, per la prima volta gli allarmi degli scienziati sono stati sostenuti da un’imponente mobilitazione civile, trainata dai giovani, in tutto il mondo, ma le resistenze istituzionali sono ancora forti, come dimostra l’esito deludente della COP 25 di Madrid sui cambiamenti climatici.
«Oggi più che mai, abbiamo capito l’urgenza di azioni incisive in materia climatico-energetica, per la tutela della biodiversità, la manutenzione del territorio, lo sviluppo sostenibile, l’economia circolare – afferma Donatella Bianchi, presidente del WWF Italia –. Abbiamo capito quanto clima e biodiversità siano cruciali per la nostra sopravvivenza».
Il dramma degli incendi
A partire dallo scorso giugno, con un’impennata che ha raggiunto nel mese di agosto le punte più estreme, gli incendi hanno devastato 12 milioni di ettari in tutta l’Amazzonia.
L’aumento delle temperature globali, il degrado degli ecosistemi forestali causati dall’intervento umano diretto e indiretto, la deforestazione generata da una costante crescita dei consumi di soia, carne, legno, pelli, metalli, ecc. hanno portato alla distruzione di quasi un quinto di questo grande bioma, da cui dipendono gli equilibri climatici ed ecologici del Pianeta.
Su questo tema il WWF ha realizzato il report foreste: “Un 2019 di fuoco”
Eventi meteorologici estremi
Per contrastare i continui e intensi eventi meteorologici nel mondo e in Italia, l’Unione Europea pone l’accento sulla necessità di ripristinare i servizi ecosistemici, che consentono anche di aumentare la sicurezza delle popolazioni.
La Commissione Europea ha deciso proprio a fine anno che la Direttiva Acque è adeguata e bisogna solo attuarla, ma su questo punto l’Italia è ancora in ritardo. Gli investimenti previsti nella legge di Bilancio sono insufficienti, e il 91% dei Comuni italiani (dati ISPRA) è a rischio per il dissesto idrogeologico.
Tutelare la biodiversità
Il Global Assessment dell’IPBES (Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services)ha rivelato che, se non si adottano piani d’azione globali che consentano di invertire al più presto la curva della perdita di biodiversità, si rischia di favorire l’estinzione per circa milione di specie.
La COP 15 della Convenzione sulla Diversità Biologica del prossimo anno in Cina assume, dunque, un grande significato simbolico.
Il WWF Italia ha ricordato nelle sue Osservazioni alla Legge di Bilancio che nel nostro Paese, tra i più ricchi di biodiversità in Europa, il 50% dei vertebrati è a rischio di estinzione e che, nonostante questo, non solo gli interventi necessari per attuare la Strategia Nazionale per la Biodiversità non sono finanziati, ma alla conservazione e protezione della natura nella Legge di Bilancio vengono destinati nel 2020 appena 232 milioni di euro.
La plastica negli oceani
8 milioni di tonnellate di plastica si riversano ogni anno negli oceani e di queste ben 570mila nel Mediterraneo. L’Europa ha approvato la Direttiva che vieta il consumo della plastica monouso, ma ora si tratta di recepire la Direttiva europea.
Agricoltura e pesticidi
L’Unione Europea ha vietato alcuni contestati pesticidi, sotto accusa per la loro pericolosità per la salute umana e la biodiversità: il tiacloprid, un’insetticida del gruppo dei neonicotinoidi, i pesticidi responsabili della moria delle api, il clorpirifos e il clorpirifos metile, due pesticidi neurotossici. Inoltre, è stato avviato a livello europeo l’iter per il riesame dell’autorizzazione del contestato glifosato, dopo l’ultimo rinnovo valido fino al 2022.
Il WWF ha criticato il Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei fitofarmaci, per l’assenza di chiari obiettivi di riduzione dell’uso dei pesticidi e norme di sicurezza legate alla distanza dalle abitazioni e per la salvaguardia delle categorie più deboli.
Il drammatico declino degli insetti è dovuto a una serie concatenata di impatti, tra cui l’utilizzo indiscriminato della chimica di sintesi in agricoltura e i cambiamenti climatici. Per questo il WWF ha lanciato la campagna BEE SAFE.
Orso bruno marsicano
I 50 orsi marsicani che ancora vivono nel territorio a cavallo di Abruzzo, Lazio e Molise hanno bisogno per sopravvivere di una visione generale in cui tutti gli attori svolgano il proprio ruolo con efficacia. Per questo il WWF ha lanciato la sfida 2X50, con l’obiettivo di raddoppiare entro il 2050 la popolazione di orso marsicano.
La buona notizia: continua a crescere la popolazione dei gorilla di montagna
L’ultima indagine ha contato 1.063 individui della sottospecie (Gorilla beringei beringei) e un aumento pari al 15% nelle Riserve del Bwindi, in Uganda, e di Sarambwe, nella Repubblica Democratica del Congo. I 340 chilometri quadrati di foresta transfrontaliera protetta sono uno dei due luoghi del Pianeta in cui si trova ancora la sottospecie.
Questa importante notizia mostra come la protezione delle foreste sia direttamente collegata alla protezione e alla tutela delle specie che le abitano.
Il WWF Italia, in particolare, ha dato il via alla campagna Stand Up for Forest, con l’obiettivo di continuare a proteggere le foreste nel mondo e sta realizzando ambiziosi progetti di protezione e di ripristino dell’ecosistema forestale, a cui ognuno può scegliere di contribuire.
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