ENPA, LAC, LAV, LIPU e WWF hanno scritto al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni per chiedere di rivedere la disposizione che consentirebbe ai cacciatori di prendere parte ai piani di controllo della fauna selvatica.
La proposta della Commissione Ambiente del Senato
Nei giorni scorsi la Commissione ha approvato la proposta – formulata dal senatore Stefano Vaccari (PD) – dello schema di decreto legislativo che reca disposizioni volte a prevenire e a gestire l’introduzione e la diffusione di specie aliene invasive (Atto del Governo n. 453), vale a dire quelle specie che l’uomo ha introdotto in ambienti diversi da quelli di origine.
Secondo questa nuova proposta anche i cacciatori potrebbero prendere parte ai piani per il controllo della fauna selvatica.
Questi piani di contenimento possono essere eseguiti in qualsiasi periodo dell’anno, anche nelle zone sottoposte a divieto di caccia e persino nei parchi.
Questo fa sì che i piani di contenimento non siano affatto assimilabili all’attività venatoria e, secondo la legge sulla caccia e la Corte Costituzionale, possono essere eseguiti esclusivamente dalle guardie provinciali dipendenti dalle amministrazioni pubbliche.
«Il mandato della legge delega approvata dal Parlamento, limita l’intervento del decreto legislativo alle sole specie aliene e invasive, mentre la condizione approvata in Commissione Ambiente del Senato estende le sue ricadute a tutta la fauna selvatica, costituita nella stragrande maggioranza da specie autoctone e non invasive» spiegano le Associazioni.
La tutela della fauna selvatica secondo la legge nazionale è “patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell’interesse della comunità nazionale e internazionale”. Per questo, le Associazioni hanno chiesto al Presidente del Consiglio Gentiloni di rispettare la Costituzione e dire no a questo decreto.
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