La psicoanalista junghiana Maria Luisa Spinoglio fa sua la certezza su un futuro di pace che sorgerà come un nuovo sole sull’umanità. Le parole che l’annunciano sono state scritte dal diplomatico e poeta ecuadoriano Jorge Carrera Andrade (1902 –1978).
di Maria Luisa Spinoglio
Oggi apriamo il cuore alla speranza della pace che prima o poi sicuramente arriverà, come arriva la primavera dopo ogni lungo e freddo inverno che a volte, soprattutto in certi Paesi, sembra non debba mai finire.
Così Jorge Carrera Andrade aspetta l’arrivo della pace, come una nuova luce (l’illuminazione di cui parlano i saggi orientali?) che finalmente possa liberare la mente umana dalle tenebre della distruttività reciproca…
Verrà un giorno
Verrà un giorno più puro degli altri:
scoppierà la pace sulla terra
come un sole di cristallo.
Una luce nuova
avvolgerà le cose.
Gli uomini canteranno per le strade
ormai liberi dalla morte menzognera.
Il frumento crescerà sui resti
delle armi distrutte
e nessuno verserà il sangue del fratello.
Il mondo apparterrà alle fonti
e alle spighe che imporranno il loro impero
di abbondanza e freschezza senza frontiere.
Jorge Carrera Andrade