Sono animali quasi invisibili e sconosciuti alla maggior parte delle persone, che molto probabilmente non sono a conoscenza nemmeno della loro esistenza: stiamo parlando delle Emys orbicularis, l’unica specie di testuggine palustre europea. Da non confondere con le varie specie e sottospecie di Trachemys spp, quelle vendute come animali da compagnia e poi, una volta cresciute, liberate da sconsiderati proprietari in ogni bacino d’acqua della penisola.
La testuggine palustre europea è una specie autoctona e in pericolo per diverse ragioni, una delle quali è proprio lo sconsiderato rilascio delle cosiddette tartarughine della Florida, ma non solo: inquinamento, prosciugamento delle zone umide, presenza di vegetazione alloctona che in alcuni casi può cambiare gli equilibri di laghi e zone umide, sono gli altri fattori che stanno mettendo a rischio la presenza di questa specie.
Mentre a far danno ci si mette in genere poco, cercare un rimedio è lavoro molto più lungo e complesso. Da realizzarsi con la consapevolezza che non si possano ripristinare ovunque le condizioni per la sopravvivenza di questa specie in libertà, ma sia opportuno e necessario concentrare gli sforzi su aree determinate, cercando di ottenere il ripristino, incruento, delle condizioni ambientali che possano garantire la sopravvivenza di questa specie.
Per realizzare un progetto di conservazione in situ servono finanziamenti e anche in questo caso arriva l’aiuto della Comunità Europea, fondamentale, che ha finanziato il progetto LIFE21-NAT-IT-LIFE URCA PROEMYS – URgent Conservation Actions pro Emys orbicularis in Italy and Slovenia. L’approvazione di questo Life offre una grande occasione per attuare una tutela diffusa della specie, grazie al coinvolgimento di oltre 50 aree in Italia e in Slovenia, tutte comprese nella Rete Natura 2000. Questo progetto vede come capofila di una rete appositamente creata il WWF Italia.
Per l’Italia sono partner del LIFE anche l’Università di Firenze, Modena e Reggio Emilia, Pisa, Costa Edutaiment SpA (Acquario di Genova), il Centro Studi Bionaturalistici, il Parco Lombardo Valle del Ticino e l’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Centrale. Mentre per la Slovenia saranno parte attiva del LIFE Soline Pridelava Soli D.O.O. e il Javni Zavod Krajinski Park Ljubljansko Barje.
Obiettivo del progetto LIFE e quello di migliorare lo stato di conservazione della Emys orbicularis in Italia e Slovenia, mettendo in atto una serie di attività in almeno 29 siti selezionati, allestendo anche diversi centri di recupero e riproduzione di questa specie minacciata. Nel medio/lungo termine saranno attuati piani di monitoraggio delle popolazioni, attività formative e informative sul pericolo rappresentato dalla liberazione sconsiderata di specie aliene e dalla cattura e trasferimento, in centri appositi, delle Trachemys spp presenti nei siti interessati per evitare la competizione fra esemplari autoctoni e alloctoni.
Un LIFE che finalmente prevede anche la rimozione dal territorio di animali alloctoni, senza prevedere il loro abbattimento, ma bensì il loro collocamento in strutture alternative che possano garantire adeguata custodia di questi animali.