Al MUSE – Museo delle Scienze di Trento è nato “Agorà”, un nuovo spazio collettivo e partecipato per riflettere sui temi del nostro tempo: la globalizzazione, la questione del clima e dell’ambiente, le nuove tecnologie e il loro ruolo nel cambiamento della società. Una moderna piazza con incontri tematici, approfondimenti ed exhibit multimediali.
Uno spazio espositivo e un luogo di partecipazione cittadina e di dialogo sugli argomenti oggetto dell’esposizione: si inizia, in occasione di COP28, con la crisi climatica – in programma dal 30 novembre al 12 dicembre 2023 – per proseguire da marzo in poi con un focus sull’Antropocene e da maggio con un progetto sull’agricoltura sostenibile.
MUSE Agorà è uno spazio di 150 metri quadrati, allestito nel Piccolo Vuoto (piano –1). «L’obiettivo è dare vita a una moderna agorà, dove cercare di affrontare collettivamente le sfide planetarie più urgenti ma agendo poi su scala locale. Nel corso dell’anno, questo spazio ospiterà mostre, exhibit multimediali, pannelli di approfondimento e corner tematici che si rinnoveranno periodicamente, ma saranno le occasioni di confronto e di dialogo a rappresentare il cuore di MUSE Agorà» spiega il curatore del progetto, David Tombolato del MUSE.
Il primo focus: la COP28
Il primo focus di MUSE Agorà è dedicato alla COP28, la Conferenze sul clima di Dubai, in programma dal 30 novembre al 12 dicembre 2023, e all’attivismo giovanile sulle emergenze ambientali.
Attraverso un mix di spazi interattivi, aree espositive e opportunità di discussione, l’allestimento invita a esplorare i temi cruciali dei negoziati internazionali per il clima, approfondire le profonde interrelazioni che esistono tra comportamenti umani e funzionamento dell’ecosistema di cui anche noi facciamo parte, e motivare azioni concrete verso un futuro più sostenibile.
- Il percorso espositivo si apre con una serie di infografiche che riportano evidenze scientifiche e dati climatici globali e locali.
- Una parete è dedicata alle classiche domande in tema di cambiamento climatico e le risposte firmate da parte di ricercatrici e ricercatori.
- In un’altra sezione si parla di “COP tra passato e presente”: i risultati principali raggiunti, i momenti chiave e i progressi significativi raggiunti durante le conferenze precedenti.
- L’installazione “Message in a bottle” offre a visitatrici e visitatori la possibilità di lasciare considerazioni e messaggi.
- Un altro exhibit, a forma di clessidra, mostra le fotografie di alcuni ambienti naturali di oggi – ghiacciai, foreste, barriere coralline – e la proiezione di come potrebbero diventare se non invertiamo subito rotta.
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