Ancora una volta, il prezzo più alto lo paga la natura. Spenti i roghi che hanno colpito il Parco Nazionale del Vesuvio, i danni ambientali stanno apparendo in tutta la loro gravità. Oltre alla fauna selvatica rimasta uccisa dalle fiamme, gli incendi hanno fatto strage di api. Secondo le prime stime, sono 50 milioni gli insetti morti a seguito dei roghi. Ma, a detta di Conaproa, il Consorzio nazionale produttori apistici, si tratterebbe però di una stima al ribasso, dal momento che altre centinaia di migliaia di insetti rischiano di morire a causa della perdita di orientamento. Le fiamme non hanno risparmiato neppure i nuclei di riproduzione, che a centinaia sono stati divorati dalle fiamme, con serie ripercussioni anche per gli anni a venire.
Enorme danno alla biodiversità
La strage di api causata dagli incendi va a sommarsi ai danni provocati dalla siccità che, a causa della scarsità di fiori, ha messo a dura prova gli insetti impollinatori della zona. Secondo Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Napoli e Campania, si tratta di un danno enorme per la biodiversità, e questo per via del ruolo cruciale che i piccoli insetti impollinatori hanno nell’ecosistema.
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