Anche quest’anno la Fondazione Matalon di Milano apre le porte alla mostra fotografica naturalistica più prestigiosa e attesa del mondo, la Wildlife Photographer of the Year del Museo di storia Naturale di Londra, collegata all’omonimo concorso giunto ormai alla 52 esima edizione. Un’incredibile carrellata di immagini di ambienti, fauna e flora catturati dai più importanti fotografi di natura. Si tratta dell’oscar della fotografia naturalistica davanti al quale è impossibile non rimanere affascinati. Le fotografie esposte sono state proclamate vincitrici alla fine del 2016 e, dopo aver girato una bella fetta di mondo, sono arrivate finalmente in Italia grazie all’Associazione culturale Radiceunopercento che da 6 anni ci permette di avere nel nostro Paese questi autentici capolavori del settore, attimi e scorci rubati alla natura che senza l’aiuto dei professionisti della fotografia non avremmo mai potuto neanche immaginare.
Dopo il grande successo della scorsa edizione, con oltre 10 mila visitatori e ben 8 fotografi italiani premiati dalla giuria del Wildlife Photographer of the Year, anche quest’anno sarà possibile ammirare nelle sale della Fondazione di in Foro Buonaparte 67, le 100 immagine più belle e più rappresentative dei 50 mila scatti realizzati da fotografi di 96 paesi diversi. Suddivise in 16 le foto esprimono la grandezza della natura, la sua diversità ma anche la sua fragilità. Alla mostra sono collegati eventi collaterali organizzati da Radiceunopercento come serate di approfondimento con esperti fotografi naturalisti e corsi base di fotografia. Il massimo riconoscimento per l’edizione 2017 è andato all’americano Tim Laman con la fotografia dal titolo “Vite intrecciate” che mostra un orango del Borneo.
Gli italiani Marco Colombo, Valter Binotto Stefano Unterthiner hanno invece trionfato rispettivamente nelle categorie Rettili, anfibi e pesci, Piante e funghi e Sul territorio. Altri finalisti italiani sono stati Walter Bassi, Hugo Wassermann, Fortunato Gatto, Stefano Baglioni e Nicola Di Sario.
Info
La mostra, che verrà inaugurata sabato 6 ottobre sarà aperta fino al 10 dicembre tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 10 alle 19, fino alle 22 il venerdì.
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