- La globalizzazione del nostro Pianeta ha portato alla diffusione di molte specie non endemiche rispetto al territorio che vanno a colonizzare, come il tamia siberiano (Eutamias sibiricus), un piccolo mammifero che in seguito alla fuga da un grossista di animali a fine anni ’60 ha colonizzato i boschi intorno a Belluno. Il tamia siberiano è uno Sciuride, un piccolo scoiattolo distribuito in Siberia, Mongolia, Cina centrale e settentrionale, Corea e sull’isola di Hokkaido in Giappone.
- L’uomo ha sempre guardato alle stelle chiedendosi se ci fossero altri mondi abitati. Eppure per trovare gli alieni basterebbe rivolgere l’attenzione verso il basso, nelle profondità del mare. Tra questi alieni ce n’è uno particolare e unico, il polpo, un mollusco ben noto, apparso con certezza nei mari del pianeta circa 160 milioni di anni fa, un lungo periodo passato a evolversi dando origine a circa 300 specie, alcune delle quali ancora senza una denominazione scientifica.
- Sulla piccola penisola rocciosa britannica di Gibilterra vive una popolazione di scimmie chiamate macachi di Barberia (Macaca sylvanus), note anche come macachi di Gibilterra o bertucce. Accompagnati da un tour operator locale, è possibile raggiungere la Riserva Naturale di Gibilterra e osservare questi animali nelle loro attività quotidiane: femmine che si spostano con i loro piccoli saldamente aggrappati al proprio ventre, giovani che saltellano, giocando e interagendo con i turisti nel tentativo di sottrarre del cibo mentre molti adulti riposano indisturbati.
- È stata scoperta da un gruppo di ricercatori statunitensi in Tanzania una rana dalla caratteristica abbastanza particolare, che ci fa scoprire modalità di comunicazione utilizzate dagli animali a noi sconosciute. La rana Hyperolius ukaguruensis, così chiamata dalle montagne Ukaguru, dove è stata identificata dagli studiosi, è muta, ma ciò non le impedisce di comunicare attraverso degli aculei, che gli individui riescono a leggere come una sorta di braille.
- La lince è un animale molto elusivo, difficile da avvistare ed è attualmente il mammifero più raro del panorama faunistico nazionale. Le poche linci presenti nelle Alpi Giulie italiane hanno un ruolo strategico come “passerella”(stepping stone) tra la popolazione dinarica e quella delle Alpi occidentali. Per rafforzare questo piccolo nucleo italiano, alcuni esemplari di lince sono stati rilasciati in Foresta di Tarvisio (UD) in Friuli Venezia-Giulia, un territorio storico per la presenza di questa specie in Italia.
- Potrebbe essere arrivato dall’Atlantico orientale, percorrendo lo stretto di Gibilterra, oppure potrebbe essere stato incautamente rilasciato in mare da un acquario: sono queste le ipotesi relative al ritrovamento del pesce istrice (Chilomycterus reticulatus) spiaggiato a Santa Marinella, lungo il litorale laziale. Questa specie non è nuova ai nostri mari, è la seconda segnalazione, infatti, in Mediterraneo (nel 2008, a Sant’Antioco, la precedente osservazione) per una specie di pesce istrice subtropicale.
- Il tritone alpino calabrese ha una storia singolare, abita l’interno della Catena Costiera calabrese in maniera isolata rispetto alla popolazione europea. Diversamente dai parenti dell’Europa centrale, infatti, la sottospecie calabrese vive a quote più basse, per essere in grado di resistere alla siccità con migliore efficienza e per un numero inferiore di macchie golari. Il principale pericolo per questi animali è l’ittiofauna.
- Lo sciacallo dorato (Canis aureus) è una specie protetta dalla grande adattabilità, da alcuni anni presente nelle zone di pianura della Provincia di Parma e la cui presenza fino a oggi non era mai stata riscontrata nell’area appenninica occidentale. Lo scorso marzo, le videotrappole dell’associazione “Io non ho paura del lupo” hanno filmato uno sciacallo dorato all’interno dell’area di monitoraggio dell’alta Val Taro. Si tratta del primo caso documentato di presenza del canide nella zona occidentale dell’Appennino Parmense, sul confine con la Liguria.
- A una profondità di oltre otto mila metri sott’acqua, gli scienziati dell’Università dell’Australia occidentale e del Giappone hanno stabilito un nuovo primato riuscendo a filmare un pesce appartenente al genere Pseudoliparis, ma la specie esatta non è al momento nota. È il primo pesce a essere avvistato così in profondità. Il “pesce da record” appartiene alla famiglia dei liparidi, noti anche come pesci lumaca a causa dell’assenza di scaglie e una caratteristica pelle dall’aspetto gelatinoso.
- Il ragno Trichonephila clavata (conosciuto anche come Joro spider dal nome originale giapponese Jorō-gumo) è diffuso in quasi tutto il Giappone, in Corea, a Taiwan e in Cina. Questo era vero almeno fino al 2022, perché ora si registra un’invasione di ragni Joro nel sud-est degli Stati Uniti, arrivati probabilmente su qualche nave portacontainer. Ormai si contano milioni di esemplari negli Stati Uniti e non c’è modo di fermarli. Nonostante le sue dimensioni imponenti (il corpo può arrivare a 2,5 cm di lunghezza con zampe molto lunghe) che lo rendono spaventoso, non è aggressivo ma incredibilmente timido.
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