Un terzo dei siti Unesco è a rischio conservazione. A lanciare l’allarme il WWF, che sottolinea come il 31% dei siti dichiarati Patrimoni dell’Umanità sia minacciato dalla ricerca di gas naturale, petrolio e minerali.
Un dato poco confortante, che evidenzia come il fenomeno sia in crescita, visto che nel 2014 i siti a rischio rappresentavano il 24% del totale.
L’allarme è globale. In Asia sono a rischio 24 siti su 70, in America latina 13 su 41 e in Europa 7 siti su 71. La situazione più critica resta, però, quella del continente africano, dove 25 aree protette su 41 sono considerate in pericolo. Qui la minaccia più grande è rappresentata dell’estrazione mineraria.
Ad essere a rischio non è solo il ricco patrimonio culturale che i siti custodiscono, ma anche la biodiversità che rende le aree protette tanto preziose quanto uniche. La minaccia ai siti Unesco ha, infatti, ripercussioni dirette anche sulla sopravvivenza di alcune tra le specie più rare del Pianeta, come il gorilla di montagna nel bacino del Congo, gli elefanti africani, il leopardo delle nevi che abita l’Asia centrale e le tartarughe marine del Mediterraneo.
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