Cenni generali
Essenza nativa della Corea, della Cina e del Giappone Acer buergerianum si caratterizza per il colore rosso-arancio delle foglie trilobate palmate (Kaede – mano di rospo) nella stagione autunnale e per il portamento elegante nella stagione invernale. Il tronco, diversamente da quello dell’acero palmato giapponese, diventa ancora più liscio con la maturità della pianta, andando incontro a sfogliazione. Si adatta bene a diversi climi e diversi stili.
Annaffiatura
Come per l’acero palmato, anche per Acer buergerianum vale la stessa regola: quando il substrato risulta asciutto al tatto il bonsai va annaffiato. In inverno, essendo una specie che tollera temperature anche al di sotto dello zero, le irrigazioni andranno distanziate anche di dieci-quindici giorni. In estate, la pianta necessiterà di acqua tutti i giorni, possibilmente nella prima mattinata. Dovrà esserci un buon equilibrio nelle annaffiature: la pianta non tollera né troppa acqua, né troppa poca.
Esposizione
L’estate è il periodo più critico. L’acero andrà posto a mezz’ombra, specialmente nelle ore più assolate della giornata. Nonostante sia un’essenza resistente, i raggi solari rischiano di danneggiare le eleganti e delicate foglie. In inverno va posto al riparo dalle gelate, mentre in autunno e primavera la pianta dovrà accumulare luce dai raggi del sole, al fine di dare più forza e brillantezza alle foglie.
Substrato e rinvaso
Il substrato è il terreno in cui andrà posata la pianta nel vaso. L’ideale sarebbe un mix composto al 50% da pietra pomice a grana fine o akadama (un ottimo terriccio giapponese che potrete trovare dai rivenditori specializzati o su internet), 25% di lapillo vulcanico a grana fine, 25% di terriccio universale di alta qualità. Il rinvaso andrà effettuato in primavera, prima che le foglie escano dalle gemme.
Concimazione
Da aprile a luglio, con concime solido organico a lenta cessione, facilmente reperibile online o negli store specializzati, e da settembre a inizio novembre, con concime solido o liquido organico a lenta cessione.
Malattie e parassiti
Afidi, acari e oidio sono gli agenti patogeni che generalmente colpiscono l’essenza. Possono iniziare in tarda primavera, fino al protrarsi dell’autunno. La cura migliore è la prevenzione: un ambiente ben areato e dei prodotti acaricidi e aficidi da spruzzare da gennaio a febbraio sul tronco e sui rami, a distanza di 15 giorni uno dall’altro. Per stroncare un attacco, in primavera, estate o autunno, si applicherà sulla pianta un prodotto acaricida o aficida ogni dieci giorni, per un totale di almeno 3 interventi. La regola generale è quella di non dare mai questi prodotti mentre la pianta è a diretto contatto con i raggi solari.
Stile
L’essenza si presta bene a diversi stili, tra i quali eretto formale e informale, a scopa rovesciata e a boschetto.
Cos’è un bonsai
Il bonsai (pianta in piccolo vaso) è un tipo di coltivazione di essenze arboree, che vengono volutamente mantenute in miniatura tramite un lavoro di potatura e pinzatura dei rami e di riduzione delle radici. Possono essere educati in vari stili (a cascata, eretto formale e informale, spazzato dal vento, boschetto, a scopa rovesciata), a seconda del tipo di pianta che si sta coltivando. La scelta del vaso nel quale verrà posata la pianta sarà di vitale importanza per l’estetica generale del bonsai. Botanica e arte si fondono, dando vita a un lavoro che cambia forme e colori con il mutare delle stagioni.
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