Il Lago di Bracciano si trova ai confini meridionali di quella che fu la regione abitata dagli Etruschi, l’antico popolo preromano che prosperò nel Lazio prima dell’ascesa di Roma.
Il bacino di origine vulcanica, cuore dell’omonimo parco naturale regionale può anche essere un ottimo punto di partenza per andare alla scoperta di una serie di siti archeologici di grande importanza e di parchi e riserve naturali in cui l’ambiente si è magnificamente conservato. Il tutto a un tiro di schioppo. Ecco, partendo da nord e procedendo in senso orario, cosa è possibile visitare nel raggio di pochi chilometri.
L’antica città di Sutri
Dalle sponde settentrionali del lago, a 12 chilometri da Trevigiano Romano, si raggiunge l’antica città di Sutri. Arroccata su un imponente sperone di tufo, si dice sia stata fondata dall’antico popolo dei Pelasgi. Fu importante centro agricolo e commerciale degli Etruschi e venne conquistata dai Romani nel 383 a.C. in seguito alla caduta di Veio. Tra le testimonianze storiche più celebri, la necropoli etrusca e l’anfiteatro romano, entrambi scavati nel tufo.
La valle del Treja
Spostandoci un poco più a Est, a una ventina di chilometri dal lago, troviamo, immerso tra dolci colline, il Rarco regionale della Valle del fiume Treja. Le sue acque, che sgorgano non lontano dal lago di Bracciano, si dirigono verso il Tevere facendosi largo nel tufo, dando vita a numerose cascatelle. Ci troviamo negli antichi territori dei Falisci, antica civiltà che si sviluppò a nord di Roma al confine con la regione etrusca, sviluppando importanti centri, come Fescennium, l’odierna Narce, situata tra Mazzano e Calcata.
Veio
A sud est del lago, a 22 km da Anguillara Sabazia, sorge Veio. Fu una delle più importanti città etrusche e fiera rivale di Roma per la supremazia sul Tevere. Le sue rovine ricche di fascino sono tutelate dall’omonimo parco regionale. Tito Livio la definì pulcherrima urbs e lo splendore dei fasti di questa città – che per dieci anni resistette all’assedio di Roma finendo per cederle nel 396 a.C. – sembra ancora riecheggiare mentre ci si addentra per le sue strade. Degni di nota sono il Santuario di Portonaccio e le tombe dei Leoni Ruggenti e delle Anatre, considerate le più antiche tombe dipinte d’ Etruria.
Cuore del parco è senz’altro l’area archeologica etrusca, che si estende per 400 ettari, ma altrettanto interessanti sono le testimonianze di epoca romana e medievale, come il borgo di Isola Farnese, inserite in un contesto paesaggistico di grande pregio.
Cerveteri
A 18 chilometri a sud ovest di Bracciano si trova, invece, la città di Cerveteri. Di origine etrusca, è nota per la necropoli del Sorbo e quella della Banditaccia, che per la sua importanza nel 2004 è stata nominata dall’Unesco patrimonio mondiale dell’Umanità.
La Caldara di Manziana
Non lontano dal versante occidentale del lago, a pochi chilometri da Bracciano, in un’area paludosa situata in quello che fu un antico cratere, si possono ammirare una serie di eventi legati alla natura vulcanica di questi luoghi, che costituivano le estreme propaggini del grande complesso Sabatino, attivo tra 600.000 e 40.000 anni fa. Da una polla situata nella parte centrale della caldera si verificano esplosioni di acque sulfuree le cui temperature raggiungono 20°C. Si tratta di un vero e proprio geyser generato dal contatto nel sottosuolo tra il magma ancora incandescente e le acque meteoriche che vengono così vaporizzate ed espulse con violenza. L’attività post-vulcanica della caldera ha attirato l’uomo fin dai tempi antichi, sia per motivi religiosi, sia per i poteri curativi delle acque e dei fanghi. L’area è interessante anche da un punto di vita botanico. È, infatti, presente un bosco di betulle, una specie tipica del paesaggio boreale che si ritiene possa essere un relitto post glaciale, ovvero la testimonianza giunta fino a noi di come questi luoghi attraversarono in passato una fase climatica più fredda. Per la sua peculiarità la Caldara di Manziana è stata designata Monumento Naturale e sito di importanza comunitaria e si trova all’interno dei confini del Parco regionale naturale di Bracciano e Martignano.
Riserva naturale di Monterano
Il cerchio di attrazioni che abbiamo selezionato attorno al lago di Bracciano si conclude con la visita alla Riserva naturale di Monterano. Qui, numerose produzioni cinematografiche del passato hanno girato famose pellicole: da Ben Hur al Marchese del Grillo, da Guardie e Ladri a Brancalone alle crociate, fino a una serie di “spaghetti western”. L’antico borgo, abbandonato alla fine del Settecento a causa della malaria e immerso nel silenzio, accoglie i visitatori con il suo fascino misterioso, mentre il paesaggio circostante, caratterizzato da dolci colline, boschi e forre vulcaniche invita ad un’immersione totale nella natura.
Articolo realizzato grazie alla collaborazione del Camping Porticciolo, tranquillo camping-giardino a gestione famigliare, dotato di spiaggia riservata e di tutti i servizi di un grande campeggio. A cui aggiungere la cucina tradizionale romana, con l’uso di prodotti locali che possono essere reperiti anche nel piccolo market. Camping Porticciolo è il punto di partenza ideale per le gite sul lago e nei suoi dintorni.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com