La terra non smette di tremare in centro Italia.
L’ultima scossa si è verificata due giorni fa. 4,1 la magnitudo registrata. L’epicentro, nella stessa zona dell’ultimo grande evento sismico del 24 agosto.
Non sono segnalate vittime, né danni, ma la paura s’è fatta sentire e ha portato molti abitanti di Rieti e Ascoli Piceno a rivivere il terrore di un mese fa.
Dopo la scossa principale ne sono succedute altre di intensità minore, fino ai 3,4 gradi. Un’altra scossa di magnitudo 3,4 è stata, invece, registrata nel catanzarese e percepita fino a Cosenza.
Due eventi sismici che rivelano ancora una volta il grande dinamismo geologico italiano. Viviamo in un Paese pieno di faglie che accumulano progressivamente energia che periodicamente viene rilasciata determinando forti terremoti.
Gli ultimi episodi sismici destano particolare interesse perché contrassegnati da ipocentri situati in aree molto superficiali.
Cosa sta accadendo? La scossa del centro Italia ha portato a considerare un ipocentro a dieci chilometri di profondità, e quella di Catanzaro a 27 chilometri di profondità. Evidentemente si tratta di accumuli di energia legati a faglie superficiali. Di solito, infatti, gli ipocentri dei terremoti vengono registrati a profondità più elevate, fino a 700 chilometri diretti al cuore della Terra.
È possibile che stia cambiando qualcosa a livello geologico? Gli scienziati lo escludono, affermando che la superficialità dei terremoti è certamente legata alla possibilità di fare più danni, ma non ha nessuna relazione con l’ipotesi che gli eventi sismici stiano interessando sempre più le “fondamenta delle nostre case”.
«Non è possibile stimare la profondità dell’ipocentro dei prossimi terremoti», dicono gli esperti dell’Ingv, «tantomeno supporre che le scosse avvengano sempre più in superficie». Le faglie sono distribuite lungo tutta la nostra penisola, ed è impossibile immaginare dove si stia accumulando nuova energia per il prossimo terremoto.
Non è, pertanto (e fortunatamente), escluso che l’ipocentro di un futuro evento sismico potrà essere situato a grande profondità, e interferire minimamente con le nostre città.
Anche se rimane lontano il giorno in cui potremo fronteggiare con successo questi fenomeni della natura.
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