Ormai siamo talmente assuefatti a vedere le previsioni meteorologiche che ogni nostra attività è influenzata dal tempo che farà, persino i nostri smartphone sono alleati, grazie a speciali app che prevedono ogni fiocco di neve che verrà. Ma siamo sicuri che solo noi uomini siamo influenzati dalle condizioni meteorologiche?
Invero anche i gufi paiono trovare speciali adattamenti qualora nevichi, piova o ci sia il cielo sereno.
Come forse sapremo le abilità di caccia dei rapaci notturni sono correlate alla capacità uditiva straordinaria, ad un’ottima vista e nondimeno all’efficacia del piumaggio e degli artigli. Una dotazione che lo trasforma in un killer alato, ma come alcuni ricercatori hanno scoperto il tempo influisce sul rendimento delle sue battute di caccia.
I ricercatori russi Tatiana Makarova e Alexander Sharikov dell’ateneo di Mosca hanno scoperto nella loro capitale un curioso adattamento del Gufo comune Asio otus. La dieta di questi gufi nella città moscovita, muta ed aumenta con l’incremento della coltre nevosa unita alle temperature rigide, mentre è ininfluente l’influsso della pioggia e del vento.
Le difficoltà di caccia dei gufi in presenza della neve erano state già studiate in Italia dall’ateneo Pavese, ma lo studio russo evidenzia interessanti correlazioni con altri parametri (temperature, piovosità e vento).
Questi parametri uniti creano condizioni di caccia difficoltose per predare le prede che gli ornitologi chiamano elettive, ovvero le preferite: i roditori.
Il vento, che peraltro inibisce fortemente le attività vocali e territoriali dei rapaci notturni, e la pioggia che certo infastidisce non modificano le abitudini alimentari dei gufi che continuano a cacciare i topi, le prede più facili da catturare in virtù delle loro attitudini.
Ma quando nevica e le temperature sono rigide le attenzioni dei gufi convergono su quelle che potremmo definire risorse alimentari alternative: gli uccelli.
La combinazione più minacciosa per il gufo comune è la contemporanea presenza di neve e freddo che genera una coltre nevosa ghiacciata che inibisce fortemente le attività dei roditori che preferiscono starsene al caldo nelle tane! A quel punto il gufo comune è costretto a cercare altro e si dedica alla cattura degli uccelli che non mancano: i più frequenti nella dieta sono passeri e ciuffolotti.
Del resto proprio qualche anno fa in uno studio presentato al Convegno italiano di Ornitologia, avevo realizzato una sintesi dei dati delle diete italiane dei gufi comuni ed era emerso che il “gufo comune di città” predilige catturare gli uccelli, mentre il “gufo comune residente in campagna” mantiene una dieta più classica, con una prevalenza di roditori!
Insomma pare proprio che il gufo comune urbanizzato abbia un palato più raffinato e sappia ricercare come un vero gourmet meteoropatico le prede in base alle disponibilità, ma anche alle condizioni meteo-ambientali!
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