Le grandi barriere coralline tropicali sono l’opera di enormi colonie di piccoli invertebrati, i polipi, lontani parenti delle meduse, in grado di costruire uno scheletro esterno calcareo, la vera struttura portante del reef di corallo.
La città del corallo
Vista da un aereo è una immensa striscia chiara che segue il profilo delle coste di molti paesi tropicali. Ma la sua vera natura si intuisce solo guardandola da molto vicino: non si tratta di rocce, ma di strutture viventi che costituiscono l’opera più grande al mondo composta interamente da animali.
Le madrepore e i coralli duri di mille forme e colori, infatti, sono la casa di piccoli invertebrati, i polipi, lontani parenti delle meduse, in grado di costruire uno scheletro esterno calcareo, prelevando una parte del carbonato di calcio presente nell’acqua.
Il reef (termine inglese con cui ormai anche in Italia chiamiamo la barriera corallina) cresce ogni anno di diversi centimetri, anche dieci nel caso di alcune madrepore. Assieme ai coralli duri non mancano moltissime specie di coralli molli, senza sostegno scheletrico ma a crescita più rapida.
E se le condizioni sono giuste – acque calde, ma non troppo, non acide e trasparenti – viene a crearsi un habitat ideale per migliaia di altre specie animali, dai gamberetti agli squali.
La grande produttività di questo ambiente si deve a una simbiosi tra le più importanti, ma le meno conosciute dei mari: quella tra polipi del corallo e alghe unicellulari, le zooxantelle, in grado compiere la fotosintesi. Durante il giorno le alghe producono materiale organico in eccesso, che è utilizzato dal corallo come nutrimento, mentre di notte i coralli estroflettono i loro tentacoli per catturare le minuscole particelle alimentari che fluttuano nell’acqua.
Questa benefica interazione può modellare in modo radicale il profilo delle coste come avviene in Australia, nella regione a Nord Est del Queensland, dove una striscia quasi ininterrotta di formazioni coralline si estende da Nord a Sud per circa 2000 chilometri, pari a due volte la lunghezza dello stivale italiano.
CHI SONO
Coralli duri di acque basse (Antozoi).
DOVE
Oceani tropicali di tutto il mondo
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