Nome
Balestruccio (Delichon urbicum)
Descrizione
Piccola e agilissima rondine dalle ali appuntite, becco corto, coda corta e poco forcuta, parti superiori nero-bluastre e parti inferiori bianche. Si distingue dagli altri Irundinidi per il groppone bianco puro.
Fenologia
In Italia è specie migratrice, nidificante.
Habitat
Nidifica in ambienti antropizzati, rurali e urbani, ricchi di siti idonei per la costruzione del nido e di spazi aperti per la ricerca del cibo; localmente frequenta zone rupestri costiere e dell’interno (anche in alta montagna), anche in colonie miste con rondini montane.
Distribuzione
Il Balestruccio nidifica in quasi tutto il Paleartico, dalle Isole Britanniche a Giappone e Cina. Nel Paleartico occidentale e in Italia è presente con due sottospecie: Delichon urbicum urbicum distribuito in Europa centro-settentrionale e Asia sino alla Siberia occidentale, e Delichon urbicum meridionale distribuito in Europa meridionale, Nord Africa e Asia centro-orientale.
In Italia è diffuso e comune ad eccezione della regione pugliese, in cui risulta localizzato. La popolazione italiana è stimata in 500.000-1.000.000 coppie.
Stato di conservazione
Il suo stato di conservazione viene valutato sfavorevole a livello europeo. La popolazione italiana è di difficile valutazione in quanto mostra situazioni di fluttuazione. Diversi autori riportano però una diminuzione marcata dalla metà degli anni ’70, ed è quindi probabile che ora la popolazione sia inferiore a quella precedente al forte declino, prima che in Italia venissero svolte campagne di monitoraggio su vasta scala.
La sua spiccata preferenza per la nidificazione nei centri urbani, anche di grandi dimensioni, rende la specie meno vulnerabile alla perdita di siti riproduttivi a cui va incontro, invece, la Rondine. Interventi di manutenzione di edifici storici e abitazioni possono localmente limitarne la nidificazione: le colonie, in genere, sono mal sopportate in quanto possono sporcare l’intonaco degli edifici portando a volte alla distruzione diretta dei nidi. Infine, va sottolineato che l’architettura dei moderni edifici è spesso poco idonea alla specie, che tende per questo a non frequentarli. Un’ulteriore minaccia per la specie deriva dall’occupazione dei nidi da parte di altre specie (soprattutto Passer italiae e Passer hispaniolensis). Altre minacce sono l’uso dei pesticidi, con conseguente riduzione nella disponibilità di prede (insetti), e l’inquinamento dell’aria in generale (i balestrucci sono rari o assenti in Europa in aree con elevato inquinamento dell’aria), oltre alle modificazioni ambientali nelle aree di svernamento africane.
di Fabio Casale, Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Supervisione scientifica: Giuseppe Bogliani, Università degli Studi di Pavia
tratto da:
Casale F., 2015. Atlante degli Uccelli del Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Parco Lombardo della Valle del Ticino e Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Foto: Antonello Turri
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