In tempi di Coronavirus nasce il birdwatching a chilometri zero. L’epidemia di Covid-19, infatti, ha impattato notevolmente su tutte le nostre abitudini. #iorestoacasa è l’hastag che ci consiglia di limitare al massimo i nostri spostamenti se non per necessità comprovate. Ovviamente tra le attività che non sono necessarie c’è anche il birdwatching. Ma nessun birder riesce a stare con le mani in mano senza impugnare il binocolo.
Birdwatching da casa
Ecco che con l’iniziativa lanciata da EBN Italia, denominata BWaKMZero (birdwatching a chilometri zero), facciamo fronte alla necessità di stare a casa e colmiamo nel contempo il desiderio di svago che ci è venuto improvvisamente meno. Non possiamo vedere Uccelli perché non possiamo spostarci, ma guardiamo quelli che sono vicino a casa! In gergo, quello che sta intorno a casa, si chiama “backyard”.
Riscopriamo quello che ci circonda
Fare birdwatching nel proprio “backyard” è un’attività che accomuna molti birdwatchers anglosassoni in periodi non epidemici, ovviamente. Già l’anno scorso con l’iniziativa “Urban Bird Blitz” avevamo studiato l’avifauna delle città. Con BWaKMzero, però, abbiamo fatto di necessità virtù, non solo guardando gli Uccelli delle città, ma anche in altri tipi di ambienti, non solo urbani ma anche suburbani o campestri. Conta tutto quello che vola attorno al proprio domicilio!
L’iniziativa è partita nel weekend del 14 e 15 marzo in tutt’Italia, dopo il DCM che imponeva misure più restrittive alla libera circolazione.
È stato un successo clamoroso con 150 birdwatchers interessati, oltre 3000 dati raccolti sulla nostra piattaforma Ubird.
Luciano Ruggeri, presidente EBN Italia
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