di Luciano Ruggieri
L’osservazione degli uccelli in natura anche in Italia si chiama birdwatching. Una passione che da noi ha un passato molto recente, in netto ritardo rispetto ai Paesi che vantano una lunga tradizione in questo campo come Regno Unito, Scandinavia o Stati Uniti.
Un birdwatcher non è un ornitologo, ma un semplice appassionato che sa distinguere e riconoscere gli uccelli senza che questo sia per lui un lavoro.
La posizione della penisola italiana al centro del Mediterraneo offre la possibilità di incontrare specie ornitiche molto interessanti, basti pensare che la lista completa degli uccelli segnalati in Italia, detta check list, è al quarto posto in Europa, con ben 545 specie.
Binocolo e guida
Facendo birdwatching non si è quasi mai paghi: la varietà di forme e di colori di piumaggio degli uccelli, la facilità con cui possono essere osservati in tutti gli ambienti, rende questo hobby molto interessante e assolutamente ecocompatibile. Si può fare birdwatching in città, in campagna, al mare, dalla finestra dell’ufficio o stando in vacanza.
Iniziare a fare birdwatching è relativamente semplice e economico. Di fatto servono solo due cose: binocolo e guida di identificazione. Se negli anni ‘90 le guide di identificazione tradotte in italiano erano poche e la scelta molto ristretta, attualmente i titoli sono aumentati ed è disponibile anche in italiano la migliore guida europea, lo Svensson.
Non esiste, però, birdwatcher sulla faccia della terra che si possa definire tale senza avere al collo un binocolo. Molte altre attività all’aperto sono caratterizzate dall’uso di questo strumento, ma se si vede una persona che guarda in cielo o verso un albero, sicuramente si tratta proprio di un birdwatcher.
L’aiuto prezioso della tecnologia
Con la guida e il binocolo in mano sarete pronti a fare esperienza sul campo e a identificare le specie più comuni e più vicine a voi. Nel 2020 la guida può però anche essere digitale. Soprattutto nel processo di identificazione ci si può avvalere anche di algoritmi che facilitano notevolmente il compito del neofita.
Merlin Bird ID, che è parzialmente anche in italiano, ha una sintetica guida fotografica ma la caratteristica più importante è che potete caricare la foto della vostra specie misteriosa e lasciare all’algoritmo il compito di dirvi che uccello è! Ma si sta per andare anche oltre: da poco sono, infatti, sul mercato dei binocoli che identificano ciò che si sta guardando! Pazzesco eh?
Parola d’ordine: condivisione
Uno degli aspetti che rende il birdwatching una attività molto particolare è quella della condivisione delle osservazioni. Questo aspetto è da sempre il punto di forza della nostra associazione, EBN Italia. Come in tutte le discipline, anche nel birdwatching l’isolamento è una pratica assolutamente sconsigliata!
Conoscere nuove persone è importante perché imparare solo dai propri errori nell’era di internet e dei social forum è irreale. Sul gruppo Facebook di EBN Italia si possono conoscere altri birdwatcher, pubblicare le proprie foto o chiedere consigli, ma poi ci sono anche Instagram e Twitter! E i video si caricano su Youtube!
E non dimenticatevi che il taccuino ora non serve più perché le osservazioni si caricano da cellulare o sulle piattaforme digitali come Ubird.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com