La Lipu da tempo aveva denunciato la cattura dal nido di centinaia di piccoli di tordo bottaccio sul territorio veneto. Il timore, secondo l’associazione, era che gli uccelli fossero sottratti per venire poi rivenduti come richiami vivi, pratica messa fuorilegge nel nostro Paese.
L’operazione condotta dei Carabinieri Forestali del gruppo di Vicenza, con l’ausilio delle stazioni di Enego, Carpanè e Bassano del Grappa ha confermato quanto sospettato: centinaia di uccelli erano pronti per essere venduti ai cacciatori, che li avrebbero poi utilizzati come richiami vivi per la caccia.
Coinvolti anche due veterinari
Gli individui coinvolti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di maltrattamento di animali. Tra di loro ci sono anche due veterinari, che si sarebbero resi complici aiutando a classificare il sesso dei tordi rubati dal nido.
«Si tratta di un fatto gravissimo – ha commentato il presidente della Lipu Fulvio Mamone Capria -. La Lipu chiederà di presentarsi parte civile nel processo a carico dei responsabili di questi maltrattamenti».
Gli uccelli sequestrati sono stati affidati alle cure dei centri di recupero gestiti dalla Lipu.
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