Il racconto dell’ennesimo caso di bracconaggio arriva, questa volta, dalle campagne della Calabria.
In un bosco di pioppi nei pressi del fiume Mesima, nel vibonese, è stato trovato un giovane individuo di astore ferito.
Il rapace è stato rinvenuto sul terreno, ormai incapace di volare a causa della frattura a un’ala procurata da un pallino da caccia.
Trovato da un cercatore di funghi
Ad accorgersi del grande rapace in difficoltà è stato un cercatore di funghi che, dopo averlo recuperato non senza difficoltà a causa dei forti artigli del rapace, si è messo in contatto con il responsabile scientifico del WWF Vibo Valentia, Pino Paolillo, al quale il rapace è stato successivamente consegnato.
«Si tratta di un uccello molto raro da queste parti, ma qualche sparatore dal grilletto facile non ha esitato a prenderlo di mira» ha spiegato Paolillo.
Se non fosse stato trovato e curato, il giovane astore sarebbe con ogni probabilità morto.
«Per questo chiediamo a tutte le forze dell’ordine di intensificare i controlli durante questa stagione – spiega il WWF –. La fauna selvatica è un patrimonio della collettività che va difeso e tutelato».
Quanti ce ne sono in Italia
Secondo le stime dell’IUCN, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, in Italia la popolazione di astore (Accipiter gentilis) conta circa 500-800 coppie.
Questa specie è sedentaria e nidificante sulle Alpi, Appennini e Sardegna, mentre è assente in Sicilia.
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