Diamo spesso notizia di specie che si sono estinte o che rischiano di sparire.
La storia che stiamo per raccontarvi è, invece, una storia dall’esito opposto: il cervo sardo (Cervus elaphus corsicanus) dopo essere arrivato ad un passo dall’estinzione è tornato a ripopolare la Corsica e la Sardegna.
Un cervo per due isole
Il merito è del progetto di ripopolamento One deer, two islands che sta incominciando a dare buoni frutti.
Proprio nei giorni scorsi sono stati trasferiti dalla Sardegna alla Corsica 15 individui di cervo sardo, 5 maschi e 10 femmine, mentre nell’Isola sarda sono stati trasferiti nell’area del Supramonte costiero olgiastrino 69 individui, 43 femmine e 26 maschi.
Grazie al progetto, che ha visto la partecipazione di Forestas, Provincia del Sud Sardegna, Provincia di Nuoro, Parco Naturale Regionale della Corsica e Ispra, è stato anche possibile incrementare la varietà genetica delle popolazioni di cervo sardo presenti in Corsica.
Sull’orlo dell’estinzione negli anni ‘70
Attualmente la popolazione conta circa 7mila individui sul territorio sardo e un migliaio in Corsica. Numeri importanti per questa sottospecie endemica del cervo europeo (Cervus elaphus) di cui negli anni ’70 si contavano appena un centinaio di individui in Sardegna mentre in Corsica ne era stata decretata l’estinzione.
L’importanza dei corridoi ecologici
Grazie ai progetti di ripopolamento la specie sembra ora proiettata verso un futuro più roseo.
Ma perché il cervo sardo possa tornare a ripopolare le sue terre è fondamentale garantire corridoi ecologici che consentano la naturale dispersione degli individui e il ripopolamento di nuove aree.
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