Ogni anno due vegani su tre si pentono della propria scelta e decidono di tornare ad abbracciare una dieta onnivora.
A dirlo è Coldiretti, che cita un’indagine campionaria condotta da Eurispes.
«Gli italiani che hanno scelto uno stile alimentare vegan rappresentano nel 2018 appena lo 0,9% del totale rispetto al 3% dello scorso anno – ha spiegato Coldiretti –. Ad oggi sono circa 460mila gli italiani che seguono queste diete restrittive tra i quali, a prevalere per oltre i 2/3, sono le donne (68%) ed i giovani con la percentuale che sale al 2% tra quelli di età compresa tra i 18 e i 24 anni».
Colpa della rete
Secondo Coldiretti a influenzare la virata verso la dieta vegana sarebbero le fake news legate al cibo che circolano sul web.
«A dispetto di tutto quello che si legge in rete non esiste nessuno studio che provi che mangiare carne in giuste quantità sia dannoso per la salute mentre, al contrario, i vantaggi di una dieta completa che la includa sono scientificamente indiscussi», ha precisato l’associazione di categoria che ha anche aggiunto: «Proprio il rispetto dei principi della dieta mediterranea ha garantito fino ad ora all’Italia una speranza di vita da record a livello mondiale».
La risposta della LAV
Il commento delle associazioni animaliste non si è fatto attendere. «I numeri diffusi da Coldiretti sono in palese contrasto con ciò che chiunque di noi può vedere, vale a dire l’aumento esponenziale dell’offerta di prodotti vegani, dalla grande distribuzione alla ristorazione collettiva anche scolastica, fino al bar sotto casa – ha detto la LAV –. A Coldiretti rivolgiamo piuttosto un invito: smetta di discriminare i suoi associati che producono alimenti vegetali e si batta per la riduzione dell’IVA sulle bevande vegetali, attualmente al 22%».
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