Non è un errore, né un attacco hacker. La copertina di questo articolo rilancia la campagna #SottoiNostriOcchi di Italian Climate Network.
Alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2022 (più comunemente chiamata COP27), tenutasi dal 6 al 20 novembre 2022 a Sharm El Sheikh, in Egitto, è stato deciso di instituire un fondo internazionale “Perdite e Danni” finanziato da Governi ed Enti pubblici e privati chiamati a pagare per una quota dei danni causati dal cambiamento climatico. Il Fondo, però, non è ancora attivo.
Per questo motivo, Italian Climate Network, l’associazione ONLUS nata per affrontare la crisi climatica e assicurare all’Italia un futuro sostenibile, ha lanciato una campagna che ha l’obiettivo di dare alla nascita del fondo la massima visibilità possibile.
La campagna fa leva sul concetto di “sparizione”: l’istituzione del fondo “Perdite e Danni” aiuterà a compensare e a evitare che continuino a sparire Paesi, villaggi ed ecosistemi.
A che punto è il Fondo Perdite e Danni?
Nel 2022, alla COP27 di Sharm El Sheikh, i Paesi del Sud del mondo sono riusciti a ottenere la decisione di creare un Fondo a compensazione di Perdite e Danni, risultato inseguito da almeno trent’anni dal gruppo G77 dei Paesi in via di sviluppo e dalla società civile globale.
La COP africana ha sbloccato il sistema multilaterale dal punto di vista delle compensazioni per responsabilità storiche, tema tabù per decenni.
Purtroppo, ai Negoziati Intermedi di Bonn a giugno, si è registrata l’assenza di discussioni concrete sul potenziamento degli strumenti solidali di finanza climatica.
In vista di COP28, Italian Climate Network ha deciso di lanciare una campagna sul tema delle compensazioni per perdite e danni per cominciare a ragionare, anche in Italia, su sparizioni e responsabilità.
«Il cambiamento climatico ha già danneggiato irrimediabilmente interi Paesi, territori e comunità nell’indifferenza generale. È urgente, ora, che il Fondo diventi realtà» dichiara Marirosa Iannelli, Coordinatrice Advocacy di Italian Climate Network.
L’hashtag #SottoiNostriOcchi vuole abbracciare il concetto di sparizione di troppi nostri co-abitatori del pianeta Terra e dei loro contesti quotidiani.
Italian Climate Network, con il consorzio europeo SPARK, ha lanciato una petizione (che è possibile firmare QUI) in cui si chiede all’Unione Europa di intervenire per garantire sicurezza nel presente e negli anni futuri, costringendo i grandi responsabili dell’inquinamento a pagare per aver causato la crisi climatica. Una petizione per sostenere il vecchio principio del “chi inquina paga”, ancora troppo poco applicato a livello di politica e politiche.
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