In un recente comunicato Animal Welfare Foundation (AWF), Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) e Animal Equality (AE) denunciano le condizioni inaccettabili nel trasporto degli agnelli vivi dall’Europa verso l’Italia.
Sono 3 milioni gli ovini trasportati all’interno della UE, soprattutto nei periodi che precedono il Natale e la Pasqua, e i due terzi vengono macellati quando giungono a destinazione. Di questi, nel corso del 2019, 900.000, ovverosia il 40%, sono giunti in Italia da Romania, Ungheria, Polonia, Spagna, Francia e Bulgaria.
Il Regolamento sulla Protezione degli Animali durante il trasporto
Il Regolamento (CE) n. 1/2005 del Consiglio del 22 dicembre 2004 (Protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate…) cita: “Nessuno è autorizzato a trasportare o a far trasportare animali in condizioni tali da esporli a lesioni o a sofferenze inutili”.
Una serie di violazioni
Nonostante ciò le indagini portate avanti da AWF, Enpa e AE nel triennio 2016-2019 sul trasporto degli agnelli vivi provenienti da Ungheria, Romania e Polonia evidenziano una serie di violazioni fra cui
– camion non idonei e sovraffollati (fino a 850 agnelli impossibilitati a sdraiarsi o a stare in posizione eretta senza toccare il piano superiore);
– trasporti misti con animali svezzati e non, senza sistemi di abbeveraggio utilizzabili per questi ultimi;
– animali feriti e incastrati nei diversi livelli del rimorchio;
e inoltre durante il trasporto degli agnelli vivi sono stati evidenziati: mancanza di controlli sullo stato di benessere degli animali, mancanza di riposo e tempi di viaggio non rispettati.
In Italia, fino a 3 giorni di sosta nei piazzali
Nella nostra Penisola, in questo momento, gli agnelli vivono uno stato di stress e sofferenza ancora più accentuati a causa della deroga alle disposizioni di legge che consente fino a 3 giorni di sosta degli animali nei piazzali del macello.
La denuncia delle associazioni e le richieste di interventi urgenti
Per le sopraddette ragioni Enpa e AWF hanno depositato una denuncia alla Procura della Repubblica Italiana e, unitamente ad Animal Equity, chiedono interventi urgenti a livello nazionale ed europeo al fine di:
- rivedere il Regolamento CE 1/2005 perché il trasporto di animali destinati alla macellazione, dall’allevamento al mattatoio, non superi il limite inderogabile di otto ore.
- stabilire ulteriori forme di protezione per gli animali vulnerabili.
- vietare il trasporto di animali non svezzati su lunghe distanze.
- non autorizzare alcun trasporto di animali vivi, se non risulta piena evidenza che siano rispettate tutte le condizioni previste dal Regolamento CE 1/2005.
- sospendere la licenza a singoli allevatori, compagnie di trasporto, mattatoi o altri operatori economici, nel caso di violazioni ripetute. Revoca nel caso di ulteriori violazioni.
- rimuovere le persone responsabili dei controlli per conto delle autorità competenti condannate per false dichiarazioni o omissioni di interventi. Non ricollocare le stesse in altre posizioni che possono avere impatto sul benessere animale.
- applicare tali regole sistematicamente a tutti i trasporti che hanno origine nell’Unione Europea e nella revisione del Regolamento CE 1/2005.
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