La Commissione anticorruzione malese – Malaysian Anti-Corruption Commission (MACC) –, con il supporto della Wildlife Justice Commission, ha preso di mira e aiutato a smantellare un’organizzazione internazionale di trafficanti di pangolini che agivano con il supporto di elementi corrotti degli uffici della dogana.
L’operazione si è svolta anche con il supporto dell’U.S. Fish and Wildlife Service in Thailandia. Si ritiene che l’associazione di criminali abbia corrotto i funzionari delle forze dell’ordine (doganieri e spedizionieri) per consentire loro di prelevare da un magazzino del Dipartimento delle dogane animali selvatici di contrabbando destinati allo smaltimento e di venderli dopo averne simulato la distruzione. Si ritiene che l’associazione sia coinvolta anche nel riciclaggio di denaro.
Gli 11 uomini sospettati, tra cui 2 funzionari doganali, sono stati arrestati e sono attualmente sotto interrogatorio. Finora sono state sequestrate circa 1,8 tonnellate di scaglie di pangolino e diversi veicoli di lusso per un valore stimato di oltre 5 milioni di dollari.
Condannati quattro trafficanti in Nigeria
Nel frattempo, in Nigeria, si è concluso con la condanna dei quattro imputati, il processo a carico di tre vietnamiti e un guineano accusati di aver trafficato 7,1 tonnellate di scaglie di pangolino e 850 kg di avorio. Il giudice dell’Alta Corte Federale della Nigeria a Lagos ha condannato gli imputati a sei anni di reclusione ciascuno o al pagamento di una multa al posto della detenzione.
I quattro accusati erano stati arrestati dal Servizio doganale della Nigeria (NCS) il 12 maggio 2022, sulla base di informazioni fornite dalla Wildlife Justice Commission. Si tratta di membri di alto livello di un importante gruppo criminale organizzato coinvolto nel traffico di avorio e scaglie di pangolino dalla Nigeria e di corno di rinoceronte e ossa di leone dal Mozambico e dal Sudafrica al Vietnam.
Il ruolo della corruzione nel traffico di fauna selvatica
La Wildlife Justice Commission ha pubblicato un nuovo rapporto che mette in evidenza il ruolo della corruzione come uno dei fattori più importanti alla base dei crimini contro la fauna selvatica: “Dirty Money: The Role of Corruption in Enabling Wildlife Crime” (scarica qui il documento).
La missione della Wildlife Justice Commission è quella di smantellare e aiutare a smantellare le reti della criminalità organizzata che trafficano in fauna selvatica, legname e pesce. La Wildlife Justice Commission agisce attraverso analisi di intelligence e indagini sotto copertura, aiutando le forze dell’ordine a ottenere arresti e condanne, rafforzando le loro capacità di risposta al traffico di animali selvatici e ritenendo i governi responsabili quando non agiscono.
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