“[..] Resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega”.
Ecco come viene descritto dal Manzoni ne I Promessi Sposi.
Meta molto frequentata, in quanto può essere raggiunta da molte vie, è luogo storico e paesaggistico di fondamentale importanza.
La vetta, Punta Cermenati, al di sotto della quale si erge il rosso Rifugio Azzoni, può essere raggiunta tramite sentieri semplici (da Morterone), o sentieri più lunghi (da Erve), o con vie ferrate di differente difficoltà (gamma 1 e 2), oppure sfruttando la funivia fino ai Piani d’Erna.
Il sentiero più rapido e agevole (2h di cammino) parte dal terzo più piccolo comune d’italia per popolazione: Morterone, con i suoi 38 abitanti. Paese raggiungibile da Ballabio con una tipica strada di montagna irta e piena di tornanti. Una volta giunti alla piazzola per l’elicottero (fine della strada) si parcheggia e si segue il sentiero n°16 che, dopo un bellissimo bosco di faggi e superata la fonte forbesette, porta alla vetta.
Una volta giunti in cima si apre sotto di noi tutto il lecchese, la Brianza e le Grigne, con un panorama che spazia dalle Orobie alle montagne Svizzere. La vista ci ricompensa della camminata e il rifugio Azzoni, presso la vetta, ci delizia con un abbondante piatto di polenta con brasato.
Le fotografie
Foto orizzontale (COPERTINA):
Foto scattata orizzontale sfruttando la presenza delle persone per guidare lo sguardo verso la croce. Le linee pendenti della montagna e la croce messa nel terzo superiore sinistro aiutano ulteriormente lo sguardo sulla foto. Ho atteso solamente che la bandiera sventolasse bene al vento e ho lasciato aperto il diaframma per scattare a tempi brevi per cristallizzare la bandiera stessa.
Foto verticale:
Foto scattata con grandangolare per enfatizzare la nuvola che si stava creando sopra il rifugio. Scatto eseguito a mano libera con forte sottoesposizione (-1.3EV) per evitare di bruciare le alte luci. Ombre recuperate in postproduzione e riduzione del rumore con software Nikon captureNX
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