Davi Kopenawa, sciamano yanomami, è stato insignito del prestigioso Right livelihood award, il premio che mira a supportare le persone che si battono per un mondo più giusto, equo e sostenibile.
Da vent’anni a difesa della foresta
Il premio – considerato da molti il “Nobel per la pace alternativo” – è stato assegnato a Kopenawa per la sua ventennale campagna condotta per la protezione della foresta amazzonica brasiliana.
«Questo riconoscimento arriva proprio al momento giusto, ne sono davvero felice. Hanno avuto fiducia in me, nell’associazione Hutukara e in tutti coloro che stanno difendendo la foresta e il pianeta Terra. Questo mi dà la forza di continuare a lottare per difendere l’anima dell’Amazzonia» ha commentato Davi Kopenawa.
Un mondo fragile sempre più minacciato
La battaglia di Kopenawa è la battaglia dei popoli indigeni che combattono contro lo sfruttamento sempre più massiccio delle proprie terre.
Attualmente, i territori yanomami di Brasile e Venezuela costituiscono la più vasta area di foresta tropicale mai gestita al mondo da un popolo indigeno.
Il “Dalai Lama” della foresta – come è stato definito Kopenawa – è anche presidente dell’associazione Hutukara che lotta per la difesa delle terre dei popoli indigeni, sempre più minacciati dalla scellerate politiche ambientali del governo brasiliano e della crescente presenza nella zona di cercatori d’oro.
Assieme e lui premiate tre donne
Oltre a Davi Kopenawa, tre donne sono state insignite del Right livelihood award: si tratta della giovane ambientalista svedese Greta Thunberg; dell’attivista per i diritti umani saharawi Aminatou Haidar e dell’avvocato cinese Guo Jianmei.
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