La guerra in Ucraina sembra destinata a durare a lungo e non si vedono iniziative che possano fare sperare in un imminente cessate il fuoco. In questo contesto, in pieno inverno, le sofferenze delle popolazioni civili diventano indicibili. Se gli interventi degli Stati occidentali si focalizzano sull’invio di armi, molti cittadini, associazioni, volontari si mobilitano per fornire aiuti umanitari essenziali.
Tra queste molteplici iniziative, vogliamo in questo articolo porre l’accento su quelle che si occupano di portare cibo per animali a varie ONG ucraine – tra le quali la nota UAnimals –, che nel Paese in guerra lo distribuiscono alla popolazione residente per sfamare i propri animali domestici e anche ad alcuni canili.
Raggiungere le popolazioni del Paese in guerra
Un importante snodo di partenza per questi aiuti si trova a Trieste, proiezione italiana sulla rotta per l’est europeo. Qui, da più di 6 mesi, opera la HSI/Europe – una nota ONG per la tutela degli animali – che ha organizzato tre importanti spedizioni di Pet Food destinato all’Ucraina.
Il coordinatore del progetto, Alessandro de Luyk, grazie alla sua esperienza di export in Ucraina è riuscito a organizzare e condurre a buon fine questa impresa, raccogliendo donazioni, trovando TIR e autisti verso la non facile destinazione di un Paese in guerra.
A giugno 55 tonnellate di cibo per animali, con 5 TIR sovvenzionati da un’importante azienda di Pet Food e da HSI/Europe. Il 2 dicembre, altre 22 tonnellate di Pet Food procurato da un’azienda del settore e fatto giungere alla ONG UAnimals da HSI/Europe. Il 29 dicembre altre 44 tonnellate donate da Royal Canin sono state caricate su 2 TIR con destinazione Ucraina.
Lo sforzo logistico per l’invio di tutto questo materiale è molto rilevante ed è stato possibile grazie a una società di spedizioni, la Alfa Spedizioni Srl, che ha sede presso l’autoporto di Fernetti sul confine con la Slovenia e che si avvale anche di personale di madrelingua ucraina.
L’Interporto di Trieste, con l’interessamento personale del suo direttore generale Oliviero Petz, ha reso possibile l’operazione offrendo gratuitamente il suo magazzino per le operazioni di carico e scarico.
Il flusso di trasporto degli aiuti per l’Ucraina, non solo di Pet Food, ma soprattutto di cibo, capi di abbigliamento e articoli di drogheria o per la pulizia personale destinati alla popolazione, non si è mai interrotto nonostante le difficoltà di raggiungere i luoghi di destinazione. L’Autoporto di Trieste ha concesso gratuitamente i propri magazzini e alcuni spazi interni dell’edificio principale per la raccolta delle donazioni dei cittadini.
La società di spedizioni ha reperito mezzi di trasporto, soprattutto vettori ucraini, per inviare carichi piccoli e grandi verso il Paese in guerra e sostenere logisticamente le iniziative di solidarietà, come “Trieste abbraccia Mykolaiv”, lanciata dal Comune triestino che con la città ucraina è unito da un gemellaggio.
Un aiuto per gli ucraini e i loro animali domestici
In Ucraina, molte persone non hanno più un lavoro e uno stipendio, se non addirittura una casa. Fanno, quindi, molta fatica a reperire il cibo con cui sfamare i propri animali domestici. L’aiuto per gli animali domestici è anche un intervento a sostegno delle famiglie in difficoltà, che nei loro compagni a quattro zampe trovano conforto e ricordo della normalità.
In Ucraina, un Paese con enormi aree rurali, c’è una grande sensibilità per i temi legati all’ambente e agli animali. Sui Social rimbalzano notizie e appelli che evidenziano il grande sforzo della popolazione e perfino dei militari per cercare di mettere in sicurezza tutti gli animali domestici.
L’invito alle aziende leader nel settore del Pet Food e a tutti i cittadini è di continuare a sostenere l’iniziativa con nuove donazioni.
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