I polpi appartenenti alla specie Octopus tetricus sono animali dalla vita sociale molto più complessa di quanto si era sino ad oggi creduto.
La conferma arriva da uno studio condotto da un team di ricercatori dell’Alaska Pacific University.
Ad attirare la loro attenzione è stata la presenza di un colonia di polpi, insolitamente numerosa, nelle acque di Jervis Bay, al largo di Sidney, in Australia. Analizzando 53 ore di filmato nelle quali sono riprese 186 interazioni tra i polpi è emerso che questi animali sono in grado di comunicare coi propri simili in maniera complessa e articolata.
Ad esempio, è stato notato che l’assunzione di un colore più scuro del normale da parte di un polpo significa che questo individuo avrà tutte le intenzioni di attaccare. Al contrario, i polpi diventano pallidi dopo aver perso un combattimento oppure per segnalare condizioni di quiete.
In precedenza si pensava che polpi cambiassero colore non per comunicare con altri individui della stessa specie ma semplicemente per difendersi dai predatori.
“Gli Octopus tetricus sono in grado di cambiare colore in una frazione di secondo per comunicare coi propri simili – ha spiegato Peter Godfrey Smith, co- autore dello studio comparso sulla rivista Current Biology –. Inoltre, abbiamo notato che hanno l’abitudine di ammassare le conchiglie, formando così una sorta di barriera protettiva contro gli attacchi dei predatori”.
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