Pochi chilometri a Sud-Ovest di Parma si dipana un variegato itinerario che passa dalla cittadina di Felino, patria di uno dei salami più apprezzati d’Italia. Ad essere appagato non sarà solo l’appetito. Infatti, attraverseremo una zona ricca di bellezze naturali e di suggestivi castelli di origine medioevale. Il percorso, di 83 km, prevede un’andata più articolata – lungo stradine prive, o quasi, di traffico, in un’alternarsi di salite e discese fino a raggiungere Montecchio – e un ritorno più veloce, sfruttando strade più importanti, rettilinee ma trafficate.
Come arrivare.
Autostrada A15. Uscita Parma Ovest, girare a dx per Ponte Taro, attraversare il fiume Taro, alla rotonda a dx per Collecchio. Alle porte di Collecchio a dx per la Circonvallazione, direzione Fornovo, a Pontescodogna a dx per Sede Parco del Fiume Taro.
Itinerario.
Pontescodogna, Talignano, Boschi di Carrega, Sala Baganza, Felino, Barbiano, Case Manfredelli, Strognano, Casatico, Torrechiara, Panocchia, Mamiano, Basilicanova, Tre Fiumi, Basilicagoiano, La Fratta, Montecchio Emilia, La Fratta, Montechiarugolo, Piazza, Basilicanova, Mamiano, Panocchia, Pilastro, San Michele Tiorre, Felino, Sala Baganza, Boschi di Carrega, Talignano, Pontescodogna.
Punti d’interesse.
Lasciamo l’auto al parcheggio della Corte di Giarola che, dal 1999, è la sede del Parco Regionale del Fiume Taro. Ritornati sulla SS62 la imbocchiamo sulla sx per lasciarla ben presto, giriamo a dx seguendo le indicazioni per il Parco Regionale Boschi di Carrega. La strada si snoda tra coltivi e prati stabili in una valletta silenziosa. Si entra nel Parco, regno del capriolo, noto fin dall’antichità per essere stato il luogo di villeggiatura e caccia dei vari Signori di Parma. Qui inizia una salita di 3 km, totalmente immersa nei boschi, che conduce a Sala Baganza. Altri 3 km in piano, attraversando il torrente Baganza, e arriviamo a Felino. La cittadina, salame a parte, conserva un turrito e rimaneggiato castello. Lo si raggiunge uscendo dal centro in direzione Barbiano, costeggiando il muro di cinta di un immenso parco all’inglese e superando una breve, ma ripida salita. Nei suoi sotterranei è visitabile il Museo del Salame.
Da qui si affronta la parte più faticosa e spettacolare dell’itinerario. Il traffico è pressoché assente, la strada è ben asfaltata e lo sguardo può liberamente spaziare dalle colline, ordinatamente coltivate, alla sottostante Pianura Padana. Per riprendere fiato, le brevi salite si alternano a tratti in piano o in discesa. Raggiungiamo in 3 km Barbiano, con altri 4 km Case Manfredelli, poi la salita termina e, restando sulla cresta della collina, passiamo, in piano, attraverso Strognano e poi scendiamo a Casatico. Poco dopo giriamo a dx per Torrechiara. Improvvisamente dalla cresta della collina emergono le imponenti torri del castello fatto costruire da Pier Maria II de’ Rossi fra il 1448 e il 1460 per la sua amata Bianca Pellegrini. Merita la salita per raggiungerlo e visitare i meravigliosi interni superbamente conservati e ricchi di affreschi.
Riprendiamo il giro, ormai siamo in pianura. Attraversiamo il paesino che dorme ai piedi del suo castello, a sx poi a dx direzione Badia. Superata la SP 665, proseguiamo fino ad immetterci sulla SP32 a Panocchia. Varcato il Torrente Parma, alla rotonda giriamo a sx per Mamiano e Basilicanova. Nel centro di questa località, al semaforo, giriamo a dx e seguiamo le indicazioni per Basilicagoiano e da li, per Montecchio Emilia, attraversando il Fiume Enza. Montecchio è un grazioso borgo di pianura difeso dal suo castello.
Da Montecchio, ripassando sopra l’Enza, giriamo a sx per Montechiarugolo. Ennesimo Castello! Giace sulle rive del fiume, fu fatto costruire dalla famiglia Torelli nel XV sec. col doppio compito di struttura difensiva e di palazzo residenziale. E’ tutt’ora privato e abitato dai suoi proprietari. Notevole la visita guidata degli interni.
Il Ritorno.
Per evitare il traffico usiamo un dedalo di stradine in mezzo alla campagna. Da Montechiarugolo ci dirigiamo verso Traversetolo lungo la SP 45, dopo poche centinaia di metri, giriamo a dx in via Ballerino, poi a sx per Traversetolo, alla prima a dx in via Bosco per Basilicanova, allo stop prima a sx via Risorgimento, in rapida successione sx e dx per Basilicanova, percorrendo via Maesta. Da Basilicanova a Panocchia lungo la via dell’andata. Da lì restiamo sulla SP32 attraversando Pilastro, San Michele Tiorre e, infine, Felino. Come all’andata, ma in direzione inversa, passiamo da Sala Baganza, risaliamo attraverso i Boschi di Carrega, e ritorniamo a Pontescodogna alla Corte di Giarola.
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