È partito dalla sua città natale, Indore, nel cuore dell’India, per arrivare nel bel mezzo del deserto della Nubia con uno scopo ben preciso: proclamarsi primo re del Regno di Dixit.
L’esploratore indiano Suyash Dixit ha annunciato di aver preso possesso della zona di Bir Tawil, porzione di terra di 2mila chilometri quadrati al confine tra Sudan ed Egitto.
Il proclama dell’indipendenza è arrivato via Facebook: Dixit ha scattato alcune foto che lo ritraggono col vessillo del nuovo stato e mentre pianta i primi semi. Il sedicente sovrano ha anche fatto sapere di essere aperto ad investimenti esteri e di valutare le richieste di cittadinanza che arriveranno.
I precedenti re di Bir Tawil
Non è la prima volta che Bir Tawil diventa uno stato: di recente, il contadino della Virginia Jeremiah Heaton era approdato qui con la figlioletta Emily per renderla a tutti gli effetti una vera principessa.
Anche il radioamatore russo Dimitry Zhikharev era stato sovrano del fazzoletto di sabbia non reclamato da nessuno.
Già, perché né Egitto né Sudan hanno mai espresso la volontà di includere all’interno dei propri confini il triangolo di Bir Tawil, zona calda dal punto di vista geopolitico e risultato delle spartizioni coloniali del XIX secolo.
Cosa dice il diritto
Ovviamente la rivendicazione di Suyash Dixit non ha il benché minimo valore dal punto di vista legale. Per definirsi tale, infatti, uno stato deve avere tre elementi: una popolazione permanente, dei confini definiti, un ordinamento giuridico e un ordinamento politico.
Le altre terre di nessuno
Il caso di Bir Tawil non è isolato: c’è un altro grande territorio non rivendicato da alcuno stato. Si tratta della Terra di Marie Byrd, una delle regioni occidentali dell’Antartide, situata a est della Barriera di Ross e del Mare di Ross e a sud dell’oceano Pacifico.
Chiamata così nel 1929 dall’ammiraglio ed esploratore statunitense Richard Evelyn Byrd in onore della moglie, questo territorio è stata considerato fino al 1961 possedimento degli Stati Uniti.
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