I padroni di animali lo sanno bene: i farmaci veterinari sono troppo cari.
Un costo non indifferente – quello legato al benessere del proprio amico a quattro zampe – e che incide in maniera significativa sulle tasche dei proprietari di cani e gatti.
A questo si aggiunge poi la dimensione delle confezioni dei medicinali che spesso favorisce lo spreco.
La proposta
Ora, però, qualcosa potrebbe cambiare.
Un’interrogazione parlamentare della consigliera della Regione Emilia-Romagna Giulia Gilbertoni (M5S) ha avanzato la proposta di estendere la prescrizione di farmaci generici anche all’ambito veterinario e chiedendo che la dimensione delle confezioni venga ridotta, in maniera tale da ridurre inutili sprechi.
L’interrogazione, inoltre, ha come obiettivo finale quello di «sollecitare il governo e i ministeri competenti a rivedere l’attuale regolamentazione dei medicinali destinati alla cura degli animali, in primo luogo abbattendone il costo».
Sono loro i più tassati
Se dovesse essere accolta, la proposta rappresenterebbe un’importante svolta.
«Le Regioni stanno iniziano a riconoscere l’importanza delle nostre istanze per la salute degli animali e per un fisco che non li consideri più beni di lusso», ha detto in merito la Lega Anti Vivisezione che negli scorsi mesi aveva lanciato la campagna #IPIÙTASSATI per un fisco non più nemico degli animali e per garantire loro il diritto a essere curati.
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