Anche se tutto è finito e in tanti ne hanno ampiamente parlato, voglio raccontare la mia esperienza fatta ai Floating Piers in modo un po’ diverso e, soprattutto, attraverso le mie fotografie.
Spero per tutti che sia un’esperienza un po’ diversa.
Innanzitutto è importante non dimenticare che i Floating Piers hanno rappresentato un’installazione temporanea di Land Art che ha coinvolto il paesaggio, ma anche le persone che hanno percorso le passerelle diventando, loro stesse, parte vivente dell’opera.
Sapevo benissimo che questo evento avrebbe attirato migliaia di persone da tutto il mondo, curiose come me di vivere, vedere dal vero e passeggiare sopra questa inusuale e curiosa installazione galleggiante.
Vivendo a Monza, quindi non troppo lontano dal lago di Iseo, sono andato una prima volta a vedere le passerelle osservandole a distanza dalle montagne sopra Sulzano.
Il primo impatto dall’alto è stato di totale stupore e meraviglia: una striscia cangiante giallo-arancione collegava le sponde di Sulzano e Monteisola e poi ancora altre due strisce partivano da Monteisola, si univano in una sola che arrivava all’isolotto di San Paolo, un gioiello incastonato in un rettangolo perfetto e il lago d’Iseo intorno completava questa incredibile scenografia “irreale… ma reale”.
Le persone sopra, come tante piccole formichine, percorrevano e, a loro volta, modificavano l’aspetto della passerella.
Guardate come sono curiose le “formichine” in questa foto dove parte delle due passerelle verso San Paolo non sono percorribili per motivi di allerta meteo!
L’immediata reazione a un simile spettacolo è stata: “wow adesso devo andarci sopra”!
Pieno di entusiasmo sono ritornato un altro giorno nel tardo pomeriggio. Anche la lunga attesa in coda è stata un’esperienza particolare, una sorta di rito di iniziazione: tante persone provenienti da ogni Paese
aspettavano come me in fila ordinata e tranquilla. I pensieri quotidiani svanivano e si parlava dell’eccezionalità di essere lì e avere la fortuna di poter fare un’esperienza irripetibile nella vita. In coda sulla terraferma si iniziava già a camminare su questo tappeto morbido di tessuto giallo plissettato e cangiante che ci accompagnava verso le passerelle sull’acqua.
Dopo l’attesa ecco finalmente la passerella che sento scorrere e muoversi sotto i miei piedi come tutto il lago intorno: una sensazione da vivere e non facilmente descrivibile, una sorta di movimento cullante che accarezza e accompagna ogni passo lungo un percorso di 4 km che ti fa sentire letteralmente “sul” lago.
Le passerelle sono morbide e ampie, un salotto sull’acqua dove sedersi, sdraiarsi, riposare, chiacchierare e conoscere nuove persone. Tra queste ho conosciuto Serena, una simpatica signora, da anni abituale frequentatrice di Montisola, che è ritornata più volte sulle passerelle a rivivere una esperienza speciale. Poter passeggiare intorno alla villa di Beretta sull’isolotto privato San Paolo è una cosa che non capita tutti i giorni, come anche curiosare nella sua darsena privata e scattare una foto così, è irripetibile.
Al calare della sera venivano posizionati a quinconce dei lampioni portatili con luci a led per illuminare le passerelle rendendole suggestive anche di notte.
Ho vissuto un’esperienza eccezionale, ho scoperto dei luoghi bellissimi e sicuramente ritornerò a vistarli in futuro, grazie Christo e Jeanne-Claude per la vostra installazione di Land Art.
Fotografie: Lamberto de Luca (6)
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