Un rarissimo gatto dorato è apparso nei frame delle foto-trappole posizionate in Tanzania dal team di ricercatori coordinati da Francesco Rovero, collaboratore del MUSE e ricercatore dell’Università di Firenze.
Animale estremamente elusivo, il gatto dorato si è meritato la fama di felino più sconosciuto del continente.
65 foto-trappole per catturare il gatto dorato
Lo studio ha permesso di accertarne per la prima volta la presenza in Tanzania.
Le foto-trappole – complessivamente 65 – sono state posizionate nell’area della foresta pluviale, situata nell’angolo nord-occidentale della paese, al confine con l’Uganda.
Uno studio condotto nel 2006 dalla Wildlife Conservation Society, realizzato sempre con l’impiego di foto-trappole, aveva già evidenziato la particolarità di quell’area per via della presenza di alcuni mammiferi tipicamente “congolesi” e quindi non tipici dell’Africa orientale. «Ma il gatto dorato non era tra questi per cui, quando abbiamo recuperato le prime foto-trappole e ci siamo trovati nello schermo del PC le foto di un inconfondibile gatto arancione siamo rimasti molto sorpresi», spiega Rovero.
Un’area senza alcuna tutela
La scoperta della presenza del raro felino nell’area offre l’occasione per riflettere sulla fragilità della protezione degli habitat africani.
«Stiamo finendo di analizzare i dati complessivi: si tratta di quasi 6000 immagini che ritraggono nel complesso più di 25 specie di mammiferi. Sicuramente questo primo risultato servirà a spingere verso una maggiore protezione della foresta. Pur essendo formalmente una riserva, si tratta della Riserva Naturale di Minziro, la zona è pesantemente minacciata da caccia, allevamento, prelievo di legname e perfino dalla futura costruzione di un oleodotto», aggiunge Rovero.
Chi è il gatto dorato
Il gatto dorato (Caracal aurata) è un felino di medie dimensioni, stretto parente sia del caracal (Caracal caracal) che del serval (Leptailurus serval); i maschi della specie raggiungono i 14 chilogrammi di peso e il metro e 30 di lunghezza, coda inclusa.
A dispetto di quanto il nome faccia supporre, il colore del manto è estremamente variabile: i toni vanno dall’arancione intenso al colore tipicamente dorato ma esistono anche il grigio, il marrone scuro e perfino il nero e gli individui melanici.
Il gatto dorato è un agile cacciatore di appostamento, è specializzato nella caccia di piccole antilopi e varie altre prede delle dense foreste Afro-tropicali.
La distribuzione della specie è concentrata in prevalenza nel bacino del Congo, ma alcune popolazioni si trovano lungo le coste dell’Africa occidentale mentre altre sconfinano in Africa orientale.
In quest’area del continente ne è attestata la presenza in Uganda mentre in Kenya, nonostante si susseguano le segnalazione di avvistamenti, mancano dati certi da oltre 70 anni.
L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura classifica la specie come “vulnerabile”. Tra le minacce alla sopravvivenza del gatto dorato ci sono la caccia e la distruzione dell’habitat.
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