Per la prima volta, in Italia, è stato catturato in Natura un individuo di sciacallo dorato (Canis aureus).
Yama – così è stato ribattezzato l’animale – è stato catturato nel territorio della Riserva Naturale Regionale dei Laghi di Doberdò e Pietrarossa, in provincia di Gorizia.
Dopo la cattura l’animale è stato subito rilasciato in Natura, ma non prima di averlo dotato di un radiocollare per monitorarne le abitudini e gli spostamenti.
Come è stato catturato Yama
Yama è il secondo sciacallo dorato italiano a essere munito di radiocollare. Tuttavia Alberto – il primo individuo di Canis aureus dotato di tag – non era stato catturato, bensì trovato dopo essere stato investito e rimesso in libertà lo scorso aprile, dopo essere stato curato.
L’operazione di cattura – effettuata all’interno del progetto Europeo Interreg Italia-Slovenia Nat2Care – è stata condotta dal personale del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali (Di4A) dell’Università di Udine.
Prendere Yama non è stato affatto facile: il successo è arrivato dopo oltre un anno di ricerche e di preparazione dei siti, rilievi che sono stati effettuati dal dottor Yannick Fanin e dalla studentessa Marta Pieri dell’ateneo friulano, coadiuvati anche dalle stazioni del Corpo Forestale Regionale di Monfalcone, Duino e Trieste.
«Yama ha visitato il sito della cattura a partire dalle 5.30 del mattino, attivando la trappola e i dispositivi di allarme, che hanno consentito al team di raggiungere tempestivamente il sito e di cominciare le operazioni per la predisposizione del radiocollare e dei rilievi biometrici – spiega Stefano Filacorda, direttore del team di cattura –. Una volta giunti sul posto, gli operatori hanno messo in sicurezza l’animale e il medico veterinario ne ha accertato le buone condizioni di salute, valutate nuovamente subito prima del rilascio, come mostra questo video. Nei giorni successivi l’animale è stato seguito mediante la tecnica di radiotelemetria tradizionale, per valutare che il collare funzionasse entro i normali parametri e per individuare le aree di riposo diurne».
Specie che arriva dai Balcani
Lo sciacallo dorato è un mesocarnivoro che vive in gruppi familiari composti mediamente da 5-6 individui.
Specie diffusa nei Balcani, ha colonizzato spontaneamente il territorio della regione Friuli Venezia Giulia già a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta.
«Lo sciacallo dorato – precisa Filacorda – si è insediato in svariate aree della nostra Regione ed è presente sull’altopiano carsico con diversi nuclei riproduttivi. L’Università di Udine monitora costantemente questa specie mediante l’uso della stimolazione acustica, delle foto trappole e di altre tecniche per stimare la consistenza, l’ecologia e lo stato di salute della popolazione sul territorio regionale. Lo sciacallo dorato è in espansione in molti Paesi europei, ma molti aspetti della sua ecologia e biologia sono ancora poco noti alla comunità scientifica internazionale».
Le informazioni raccolte dai radiocollari di Yama e Alberto sono estremamente preziose per comprendere, e dunque proteggere, questa specie.
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