Capita che in inverno, su Alpi e Appennini, le temperature diurne restino sotto lo zero ad altitudini superiori ai mille metri. In questi luoghi, gli alberi di latifoglie ormai spogli possono dare vita al fenomeno della galaverna e a suggestive sagome di ghiaccio. Perché si verifichi tutto ciò occorre che vi siano condizioni di aria ferma, temperature bassissime e presenza di nebbia diffusa, con goccioline fini. Infatti, appena una particella d’acqua entra in contatto con il legno questa si congela, passando dallo stato liquido a quello solido. Allora gran parte degli alberi si riveste di un velo di ghiaccio grigio-bianco, regalando un paesaggio fiabesco.
Dove e quando
La galaverna si può osservare su tutti i nostri rilievi quando le temperature scendono ampiamente sotto lo zero. Il momento ideale è durante una giornata di sole successiva a un periodo di nebbie fitte.
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