Quello che sta accadendo in questi giorni in Russia sembra uscito dal romanzo per bambini pubblicato da Dino Buzzati nel 1945: orde di orsi affamati scendono dalle montagne per invadere i villaggi in cerca di cibo.
Non ci troviamo però in Sicilia, ma a Novaya Zemlya, uno sperduto arcipelago russo alle porte dell’Artico, abitato da 3mila persone.
Orsi alle porte
I filmati diffusi in rete mostrano gli orsi polari avvicinarsi senza alcun timore ai centri abitati; i plantigradi rovistano nella spazzatura in cerca di cibo, mangiando tutto quello che riescono a trovare.
Secondo i residenti, sarebbero almeno una cinquantina gli orsi polari che hanno fatto visita al villaggio.
Stato d’emergenza
Al momento non si registrano incidenti, ma la situazione è preoccupante, come ha spiegato l’amministratore della regione, Alexander Minayev: «Le persone sono spaventate e hanno paura di lasciare le loro case. I genitori non vogliono far andare i loro figli a scuola o all’asilo». Sull’arcipelago è stato decretato lo stato d’emergenza, in attesa che gli orsi, così come sono venuti, se ne vadano; gli orsi polari, infatti, rappresentano una specie protetta e cacciarli è considerato un reato.
Le cause
A spingere i plantigradi in prossimità dei centri abitati è la fame: lo scioglimento della banchisa artica minaccia la sopravvivenza della specie.
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