Uno stock ittico su tre è sovrasfruttato. Con l’aumento della domanda di alimenti di origine marina, è fondamentale garantire una gestione sostenibile di tutti gli stock ittici.
Sotto l’egida dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), i Paesi che aderiscono all’Accordo sulle misure dello Stato di approdo (PSMA), riuniti nella quarta riunione delle Parti, ospitata dal governo indonesiano a Bali, hanno deciso di intensificare l’azione contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN).
Il PSMA è il primo accordo internazionale vincolante che ha come obiettivo specifico la pesca illegale (INN). Per prevenire, scoraggiare ed eliminare la pesca INN, l’Accordo opera impedendo alle navi impegnate in tale attività di utilizzare i porti e di sbarcare le proprie catture. In questo modo, il PSMA riduce l’incentivo di tali imbarcazioni a continuare a operare e blocca i prodotti della pesca derivanti dalla pesca INN dal raggiungere i mercati nazionali e internazionali.
L’efficace attuazione del PSMA contribuisce alla conservazione a lungo termine e all’uso sostenibile delle risorse marine vive e degli ecosistemi marini.
Rafforzare le capacità di controllo degli Stati portuali contro la pesca illegale
La quarta riunione delle Parti del PSMA ha approvato una strategia per estendere le ispezioni sulle navi, scambiando informazioni a livello globale e migliorando la capacità degli Stati in via di sviluppo.
Le Parti hanno inoltre deciso di portare il Sistema Globale di Scambio di Informazioni (GIES), un sistema digitale sviluppato dalla FAO su richiesta delle Parti, dall’attuale fase pilota a un sistema pienamente operativo entro la fine di quest’anno.
«La FAO sta lavorando con i Paesi e le organizzazioni regionali di gestione della pesca per combattere la pesca INN, esaminando le legislazioni nazionali, identificando i modi per rafforzare la loro capacità istituzionale e aiutandoli a migliorare i loro sistemi di monitoraggio e sorveglianza, in modo da poter attuare efficacemente il PSMA e altri strumenti internazionali per promuovere la pesca sostenibile» ha detto Manuel Barange, direttore della Divisione Pesca e Acquacoltura della FAO.
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