Non c’è solo la deforestazione a minacciare la sopravvivenza dei gorilla.
Il commercio di bushmeat – la carne di animali selvatici – sembra non conoscere flessione e rappresenta oggi la più grave minaccia per la sopravvivenza di questo primate. Infatti, la carne di gorilla, assieme a quella di scimpanzé e di antilope, è cibo ricercato sui mercati clandestini e raggiunge prezzi da capogiro.
E’ questo il grido d’allarme del WWF, che ha lanciato un appello per la tutela e la salvaguardia di questa specie.
Oltre alla piaga della caccia di frodo, c’è quella della deforestazione: ogni anno lo sfruttamento del suolo causa la perdita di circa 700mila ettari di foresta, cifra pari a tre volte la superficie del Belgio. Petrolio, diamanti e minerali impiegati nella produzione dell’ hi-tech sono i motivi per cui i gorilla, assieme ad altre specie autoctone, perdono il loro habitat naturale.
Le due specie oggi esistenti di gorilla (Gorilla gorilla e Gorilla beringei) vivono nell’Africa equatoriale, nel bacino del Congo. Il ruolo da loro giocato nella preservazione della biodiversità è cruciale, dal momento che – grazie ai loro spostamenti – aiutano alla diffusione e alla germinazione degli alberi da frutto di cui si nutrono.
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