I biocarburanti consentono di superare – almeno in parte – la dipendenza dai combustibili fossili ma il prezzo da pagare potrebbe essere estremamente alto.
Secondo uno studio effettuato dal Politecnico di Milano, infatti, le risorse impiegate nella generazione di eco combustibili vengono sottratte alla produzione di cibo necessario a sfamare le fasce più deboli del Pianeta. I dati evidenziano come nel 2013 per i biocarburanti siano stati utilizzati il 4% delle terre agricole e il 3% delle acque dolci.
Con le stesse risorse si sarebbe potuto nutrire 280 milioni di persone.
La situazione in Italia
Il nostro Paese è il quinto consumatore di biocarburanti su scala globale, preceduto solo da Usa, Brasile, Francia e Germania.
Nel 2013 per produrre la benzina verde sono state utilizzati 229 milioni di metri cubici d’acqua e 39.000 ettari di terreno.
Quale futuro?
Se la richiesta di biocarburanti dovesse aumentare, il nostro Pianeta si troverebbe in difficoltà.
È stato stimato, infatti, che se i biocarburanti dovessero rispondere al 10% della domanda di combustibili usati per i trasporti, si potrebbe sfamare una popolazione di appena 6,7 miliardi di persone su un totale di 7,4 miliardi.
La soluzione sostenibile, però, non manca e potrebbe essere quella di orientare la produzione di biocarburanti partendo da produzioni secondarie, come sottoprodotti e scarti agricoli oppure dalle alghe.
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