Dopo le feste, che fare della stella di Natale? La pianta dalle rosse foglie (che in realtà sono brattee) sembra destinata a un triste destino: venire gettata nell’immondizia una volta perso il suo iniziale rigoglio.
Invece, la stella di Natale può rifiorire e farci compagnia nelle nostre case tutto l’anno.
La stella che viene dal Messico
La stella di Natale (Euphorbia pulcherrima) è una pianta ornamentale originaria del Messico, dove cresce spontaneamente. In natura, questa raggiunge un’altezza considerevole, compresa tra i 2 e i 4 metri. Fu introdotta negli Stati Uniti nel 1825 dall’ambasciatore statunitense in Messico; da allora, questa pianta dalle foglie brillati, è diventata uno dei simboli delle festività natalizie.
I consigli per farla durare a lungo
La stella di Natale è una pianta abbastanza delicata: soffre particolarmente le correnti d’aria e gli eccessi idrici e, in caso di marciume radicale, è molto difficile che sopravviva. Per questo è bene prestare attenzione alle irrigazioni, che devono essere moderate, e a posizionarla in un ambiente luminoso della casa.
Una stella di Natale in buona salute mantiene le foglie fino a maggio. Poi, si possono recidere gli steli e posizionare la pianta in un ambiente luminoso della casa. In primavera può essere spostata all’esterno, avendo cura di concimarla e – se necessario – rinvasarla. Ad ottobre la pianta comincerà a rifiorire e, per Natale, le foglie scarlatte faranno la loro ricomparsa.
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