Quando ci succede qualcosa siamo soliti incolpare il destino, il cielo, addirittura scomodiamo Dio, si diventa tutti credenti per insultarlo. Se guardassimo con attenzione dentro il nostro cuore dovremmo ammettere che gran parte di ciò che succede, nelle grandi dinamiche tra il Bene e il Male, spesso è frutto di nostre scelte e decisioni. A causa di provvedimenti sbagliati e crudeli, spesso donne e uomini, in passato e nel presente, hanno subito e subiscono ingiustizie; nessuna eccezione poi nei riguardi della Natura, per la quale l’interesse a volte sembra essere di nicchia, commerciale e turistico. Non per tutti, fortunatamente.
Così, quando accade qualche calamità, si è subito pronti ad additare qualcuno o qualcosa, sapendo molto bene che siamo tutti in gioco in questa partita, nessuno escluso; per questo motivo funzionerebbe molto meglio se pensassimo di abitare tutti la medesima casa. Impareremmo a convivere, a collaborare, a tenere in ordine, ad aver cura del nostro spazio.
Curioso che un monito, a riguardo, ci giunga da una persona a cui è stato tolto tutto, un poeta che ha vissuto nei gulag russi e vi è morto, un uomo, Osip Mandel’štam, che avrebbe potuto dirne di ogni nei confronti del destino e di questo cielo colpevole. E invece …
Lo dirò in brutta copia, a fior di labbra,
ché non è ancora venuto il momento:
il gioco del cielo irresponsabile
si attinge col sudore e l’esperienza …
e sotto il cielo dimentichiamo spesso
– sotto un purgatoriale cielo effimero –
che il felice deposito celeste
è una mobile casa della vita.
9 marzo 1937
Il gioco del cielo è di certo irresponsabile, anche perché di difficile comprensione; possiamo attingervi solo con il sudore e l’esperienza, dimenticandoci spesso che la volta celeste è una mobile casa della vita, qualcosa che pulsa, che vive, quindi senza lasciar spazio alla casualità. Un movimento che a volte ci costa molto, anche perché questo cielo è definito purgatoriale ed effimero: dunque il momento della vita può essere una prova che ci monda, ci purifica (nel senso nobile di questi termini) e che trascorre con una rapidità tale che quasi ne dimentichiamo il sapore, passa in fretta.
Come calare questo testo alle svariate situazioni attuali? A differenza di Mandel’štam, noi possiamo invece parlare ad alta voce, non a fior di labbra, poiché il momento è giunto, i tempi sono maturi, dobbiamo prendere una posizione, schierarci dalla parte della Vita. Viviamo momenti tosti, in cui tutti i vertici politici cercano dei responsabili per ciò che accade – guerre, carestie, pandemie, immigrazioni, cambiamenti climatici, emergenza climatica – solo per avere dei capri espiatori o per passare la patata bollente, come suol dirsi. Ma occorre prendere coraggio e sapere che noi stiamo vivendo le conseguenze di ciò che fu deciso in passato, perciò dobbiamo aprire gli occhi e non addossare la colpa ad una qualche identità celeste o alla Natura stessa; prendiamo in mano la situazione e cambiamola, ma dal piccolo, ognuno deve fare il proprio pezzetto. Troppo spesso si sente ancora dire che se tanto facciamo in quattro una cosa fatta bene è inutile, se non la fanno tutti: questo è il miglior modo per mandar tutto in rovina! Questa mobile casa della vita ci sta ancora accogliendo, nonostante tutto, quindi vale sempre la pena esserne autentici custodi biofili.
Un ultimo pensiero ad alcune parole della poesia, il gioco del cielo irresponsabile /si attinge col sudore e l’esperienza …: il mistero di ciò che accade a volte va indagato, rispettato, compreso, accolto e, nel caso in cui fosse necessario, svelato e diffuso. Ma solo con il sudore e l’esperienza: ciò significa che non ci si può improvvisare indovini e, nel nostro caso, tutti esperti del settore. Quando accade qualcosa subito dal punto di vista mediatico c’è il finimondo di esperti che cianciano su diverse cose; mentre i veri periti, alla latina nel senso di persone che han fatto esperienza, prima stanno in silenzio, studiano e poi parlano, non vanno sotto i riflettori per avere notorietà. Questo perché così potremmo imparare a non addossare colpe a destra e a manca sentendo i primi esperti del settore che la tv ci presenta.
Con sudore, esperienza e molta pazienza, potremo imparare a leggere quanto avviene sotto questa grande mobile casa della vita: da tale comprensione ne scaturirà energia e gioia di vivere.
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