Tutti gli esseri viventi – persino i più piccoli vermi – possiedono le Dieci Qualità Essenziali.
La manifestazione del dolore nelle erbe e negli alberi è diversa da quella della sofferenza tra gli esseri umani. Quando vengono annaffiati e così via, crescono e appaiono felici. Quando vengono tagliati e cadono, l’appassire delle loro foglie non è diverso dalla morte degli esseri umani.
Quando ci sono palizzate o muri di fango con tettoie sul lato nord di piante che crescono, queste piante si piegano verso sud. Osservando questo è chiaro che le piante sanno ciò che nuoce loro anche se non posseggono occhi.
Dormendo la notte e aprendosi di giorno, il giglio è un altro esempio che potremmo usare. Questa proprietà non è però esclusiva del giglio, ma di tutte le erbe e gli alberi che posseggono questa natura. È a causa del fatto che non prestiamo attenzione che passiamo oltre senza comprendere. Quelli che comprendono completamente le erbe e gli alberi sono dei saggi. Noi non capiamo queste cosa e causa della nostra mente rozza e abitudinaria. Valutiamo in modo approssimativo se qualcosa sia senziente oppure no. Probabilmente non esiste nulla che non sia senziente. Non è forse vero che affermiamo che non sono senzienti semplicemente perché mancano dei modi delle cose che sono senzienti?
Takuan Sōhō, La Saggezza immutabile
Queste parole, che sembrano quasi uscite da un capitolo di Plant Revolution di Stefano Mancuso non hanno bisogno di lunghi commenti. Sorprende forse che appartengono ad un uomo vissuto nel xvii secolo; ma lo sappiamo, chi vive con una certa sensibilità, anche privo dei mezzi tecnologici odierni, sa che la Natura è viva e non ha bisogno di conferme scientifiche. Per fortuna molti uomini e molte donne, che dedicano la propria vita a mostrarci risultati scientifici estremamente importanti ed interessanti, non sono privi di tale sensibilità, la quale li conduce sempre ad un grande rispetto verso ciò che stanno compiendo.
Non passiamo oltre con distrazione, ma soffermiamoci a contemplare un bosco, il giardino di casa, anche solo un roveto o un’aiuola: c’è vita!
A loro modo, ci suggerisce il maestro Takuan, le piante sanno, ascoltano, vedono: sentono.
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