La cucina mediterranea, compresa quella italiana, può far vanto della propria genuinità e della grande varietà di ingredienti di cui dispone.
Allora perché nei nostri forni, nei menu dei ristoranti e sui banchi del pesce finiscono sempre le stesse poche specie marine? Sono queste specie, spesso pescate con tecniche non sostenibili o allevate a migliaia di chilometri di distanza, effettivamente genuine?
Con centinaia di specie commestibili che popolano le acque del Mediterraneo le alternative non mancano. Servirebbe, però, essere biologi marini per saper scegliere la specie giusta a seconda della stagione, del suo stato di sfruttamento e delle tecniche di pesca utilizzate.
Non guasterebbe neppure essere uno chef stellato Michelin per saper valorizzare i cosiddetti “pesci poveri” e convincere anche il più testardo degli amanti della tagliata di tonno.
Varietà stellata
Per chi si sente smarrito davanti al banco di una pescheria o non ha ancora visto la sua cucina insignita di una stella Michelin, Worldrise ONLUS ha ideato il progetto SEAstainable SEAfood Guide in collaborazione con Nnumari di Pino Cuttaia (2 stelle Michelin).
L’obiettivo del progetto, supportato dalla Ocean Family Foundation e Irinox, è di proporre 12 ricette concepite da alcuni dei migliori chef del Mediterraneo.
I protagonisti delle ricette sono esclusivamente pesci e molluschi scelti dal team di biologhe marine di Worldrise sulla base di diversi criteri di sostenibilità.
«Molte specie che appartenevano alla nostra cultura culinaria sono lentamente sparite dalle nostre tavole perdendo così valore commerciale. – spiega Mariasole Bianco, presidente di Worldrise – Ciò ha contribuito a concentrare la pesca industriale sulle poche specie più richieste dai consumatori come tonno o pesce spada. »
Consumatori al timone del mercato
Tutelare la biodiversità del bacino del Mediterraneo e garantire la sostenibilità di una delle fonti proteiche più importanti per l’uomo è una delle tante sfide ambientali che ci attendono.
È nostra la responsabilità di agire in quanto consumatori capaci di influenzare il mercato ittico. Worldrise e Nnumari con la SEAstainable SEAfood Guide ci hanno mostrato che è possibile farlo senza rinunciare a piaceri del palato e riscoprendo tradizioni finite nel dimenticatoio.
Scegli di supportare questo e altri progetti di Worldrise ONLUS visitando il sito https://worldrise.org/donazione/ o donando il 5×1000 (C.F. 08403950960).
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com