Un nuovo individuo di foca monaca (Monachus monachus) è stato avvistato al largo delle Isole Egadi. A darne notizia è l’Ispra, l’istituto superiore per la ricerca e la protezione animale che – congiuntamente con l’Ente Gestore dell’Area Marina Protetta (AMP) “Isole Egadi” – sta portando avanti un progetto per la tutela di questo mammifero marino.
La foca avvistata di recente presenta caratteristiche morfologiche diverse dall’esemplare registrato dalle foto trappole nel 2011, sempre al largo delle coste siciliane, e fa quindi intendere che si tratti di un altro individuo, di taglia subadulta-adulta.
Questo dato conferma come le Isole Egadi, in questi anni, siano diventate luogo frequentato dalle foche monache, merito anche dell’istituzione nel 1991 della più grande riserva marina del Mediterraneo.
Come comportarsi quando si incontra una foca
L’ispra ha individuato una serie di accorgimenti nel caso in cui quest’estate ci si trovasse a imbattersi nella foca monaca, che, ricordiamo, è una specie protetta dalla legge italiana, di cui è vietata l’uccisione, la cattura e il disturbo.
La prima cosa da fare è spegnere i motori dell’imbarcazione, e se ciò non fosse possibile, procedete al minimo, cercando di non emettere rumore, lasciando che la foca prosegua nel proprio percorso. Nel caso in cui l’animale si avvicinasse incuriosito alle barche o ai subacquei, non dovrà essere né disturbata, né molestata né inseguita.
Nel caso avvistiate la foca all’interno di una grotta, dove questi animali sono soliti riposare e riprodursi, allontanatevi lentamente. Infine, se vi imbattete in una foca monaca con il suo cucciolo, è severamente vietato tentare di avvicinarli: la madre potrebbe decidere di abbandonare il piccolo e di non tornare più in quel luogo negli anni successivi.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com