L’ennesimo tamponamento autostradale tra mezzi pesanti offre anche lo spunto per riflettere sulle condizioni in cui sono costretti a vivere gli animali impiegati nei circhi.
Il fatto è accaduto nei giorni scorsi, sul tratto dell’A30 che collega Salerno e Avellino. Nel sinistro sono rimasti coinvolti due camion, uno dei quali trasportava le tigri impiegate negli spettacoli di uno dei più famosi circhi italiani.
A bordo del tir anche dei cuccioli
Stando alle prime ricostruzioni, all’interno delle gabbie che viaggiavano in autostrada c’erano sette animali, di cui tre cuccioli.
«Poteva accadere una tragedia – puntualizza la Lav –. La drammatica realtà degli animali nei circhi è questa: lunghi viaggi imprigionati in gabbie e su tir, per poi essere costretti a esibirsi a comando in assurde acrobazie, dopo addestramenti tanto avvilenti quanto innaturali. Per gli animali subire tutto questo stress è un’autentica tragedia, per un Paese come l’Italia continuare a infliggere agli animali lo strazio di uno spettacolo che li umilia e li schiavizza, sottoponendoli anche a lunghi viaggi, è una vergogna».
Basta agli spettacoli con animali
Proprio entro la fine del mese il Governo si esprimerà in merito all’utilizzo degli animali negli spettacoli itineranti. Intanto, mezza Europa ha già detto no ai circhi con gli animali: su 28 Stati dell’Unione Europea, più della metà hanno già introdotto legislazioni totali o parziali per i circhi senza animali.
Numerosi anche i Paesi di altri continenti, come Messico, Costa Rica, Perù, Bolivia, Colombia e Israele, che hanno detto basta agli animali in pedana.
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