Nel 1993 un gruppo di ricercatori impegnati in un grande scavo nei pressi di Efeso rinvenne una grande fossa comune di gladiatori romani, in vita fra il I e III secolo a.C.
In seguito a una spettroscopia sui loro scheletri, con grande sorpresa, emerse che essi erano sostanzialmente vegetariani e che i loro pasti erano costituiti sempre da orzo e fagioli.
In effetti, da diversi scritti sappiamo che i gladiatori erano definiti hordearii, cioè mangiatori di orzo e questo cereale era così fondamentale per la loro dieta da essere sempre associato a questa categoria sociale.
L’ orzo è il cereale che secondo la Medicina Cinese appartiene all’energia Legno, cioè alla primavera. Si tratta di un’energia nuova, ascendente, esplosiva ed espansiva, propulsore per tutte le nuove forme di vita che nasceranno in questo periodo dell’anno.
Ad essa si associano il fegato, il colore verde, il gusto acido e, non a caso, l’elasticità di muscoli e tendini. Dai mosaici e le opere murarie raffiguranti i gladiatori non si direbbe, ma quei corpi così tarchiati erano anche molto elastici. Ovviamente la loro dieta non si poteva dire bilanciata, mancando di prodotti freschi, ma era studiata per ben altri scopi che preservare la salute degli intrattenitori.
L’ orzo veniva sempre associato ai fagioli, che fornivano il grasso necessario a creare più massa possibile, per rendere difficoltoso colpire a morte un gladiatore.
Niente cibi animali super proteici dunque: bastava questa associazione di cereali e legumi, con un po’ di pane, polenta e formaggio o miele, per creare strutture ossee possenti e muscoli vigorosi ed elastici, da una dieta quasi completamente vegetariana.
È davvero stupefacente pensare che all’epoca i romani avessero già delle conoscenze tali da sapere perfettamente quali cibi usare per ottenere risultati diretti sul proprio corpo (e forse anche sulla mente?). Chissà come, con il passare dei secoli, questo rapporto con la natura fondato sull’attenta osservazione, ma anche sulla profonda fiducia in essa, si è perso completamente e oggi dobbiamo affidarci a qualcun altro per sapere che cosa ci fa bene e cosa no.
Intanto, però, possiamo approfittare di queste informazioni per provare su di noi l’effetto di questo cereale meraviglioso, il cereale dell’atleta, del movimento, della primavera.
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