La cultura del vegetarianismo si sta diffondendo sempre di più; non sarà che questa abitudine alimentare abbia contagiato anche il mondo animale?
Sto scherzando naturalmente, però sono rimasto molto sorpreso da un fatto accaduto la scorsa primavera.
Stavo fotografando una coppia di picchio rosso maggiore intenta ad allevare nella cavità di un albero due pulcini. All’arrivo al nido di uno dei due genitori scorgo nel suo becco una massa rossa sanguinolenta, immediatamente depositata nelle fauci dei giovani affamati. Subito ho pensato ad una grossa larva di rodilegno rosso schiacciata nel becco e successivamente non mi sono più posto la domanda su quale insetto potesse essere.
Avevo notato, però, che per tutta la mattinata, soprattutto il maschio portava alla prole affamata sempre la stessa preda rossiccia. Una volta tornato a casa e dopo aver osservato le immagini al computer mi sono accorto che la preda non era affatto la larva di un insetto, ma una succulenta mora di gelso nero, albero che inizia proprio a fruttificare dopo la seconda metà di maggio, periodo dell’allevamento della “mia” coppia di picchi.
Ero a conoscenza del fatto che il picchio ha un menù non solamente insettivoro, poiché si nutre anche di pinoli e di frutta, ma pensavo, evidentemente in errore, che l’allevamento dei pulcini richiedesse una dieta strettamente animale.
Come è stata scattata la foto
Quanto alle tecniche fotografiche, ho usato un 500 mm con fotocamera full frame. Il bosco era molto buio e ho impiegato due flash, posizionandone uno in controluce per dare tridimensionalità all’immagine.
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