Sono 795 milioni le persone che, al mondo, soffrono la fame. La maggior parte di queste sono donne e, nel 98% dei casi, risiedono in Paesi in via di sviluppo.
Secondo il rapporto “Donne, cibo e cambiamento climatico” – pubblicato da Oxfam, confederazione internazionale specializzata in aiuti umanitari e progetti di sviluppo – le donne rappresentano i due terzi degli agricoltori, eppure a loro va solo un terzo del reddito. Si stima che, se alle donne fossero riconosciuti gli stessi diritti degli uomini, si potrebbero sfamare 150 milioni di persone in più e ridurre la fame nel mondo del 19%.
“Nessuno deve più morire di fame – ha dichiarato la presidentessa di Oxfam Italia Maurizia Iachino -. Oggi esistono i mezzi per raggiungere questo obiettivo nel corso di una sola generazione”.
Le cause
Tra le cause che incidono maggiormente sulla sicurezza alimentare vi è quella legata ai cambiamenti climatici. Quest’anno si calcola che 60 milioni di persone in più sono a rischio fame a causa dell’ondata di siccità portata dalla corrente di El Niño.
Tra le zone più colpite vi sono quelle del Sud-Est asiatico e dell’America Latina.
La raccolta fondi
Per sostenere le comunità agricole locali, Oxfam ha lanciato la campagna “Sfido la fame” attraverso la quale, fino al 9 maggio, sarà possibile devolvere un aiuto con una telefonata, oppure inviando un sms solidale al numero 45509.
I fondi raccolti aiuteranno le comunità agricole in Sudan, Etiopia, Tunisia, Tanzania, Haiti, Marocco e Libano.
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