La Passiflora incarnata L. (Fam. Passifloraceae), dal latino “passio”, è una pianta rampicante, perenne ed annuale, dai fiori color bianco, azzurro e porpora.
È coltivata anche in Italia, ma originaria dell’America centromeridionale.
I fiori hanno caratteristiche strutture uniche nel mondo vegetale e sono molto apprezzati per la loro indubbia eleganza. Mi hanno sempre appassionata, direi incantata; infatti, il loro nome evoca la passione di Cristo, in quanto alcuni gesuiti individuarono in queste piante i segni più caratteristici della crocifissione di Gesù.
La passiflora mi è stata anche suggerita quale rimedio alla mia paura di volare, risultando di notevole aiuto nell’affrontare il lungo viaggio verso gli Stati Uniti. Piacevolmente sorpresa ho deciso di approfondire la mia conoscenza su questa meravigliosa pianta. La passiflora ha proprietà che sono essenzialmente sedative, antispasmodiche, utili nelle turbe del sonno ed in caso di ansia, nelle forme di nevrosi isterica, fobica-ossessiva, post traumatica e nelle angosce.
Stimola un sonno fisiologico senza risvegli notturni né senso di intorpidimento mattutino; utile anche nei disturbi della menopausa contro le vampate di calore, tachicardia, dispnea e stress.
Può essere assunta sotto diverse forme come infuso, sciroppo o estratto, a seconda delle quali variano anche le quantità. Se preferite assumerla come tisana, ne consiglio non più di due tazze al giorno, di cui una prima di andare a letto.
Ottima anche per i bimbi, è però opportuno utilizzarla in questo caso con prodotti e dosaggi adeguati all’età.
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